Tumore, bimba muore a 10 anni: il lockdown le impedisce il viaggio per le cure sperimentali

Tumore, bimba muore a 10 anni: il lockdown le impedisce il viaggio per le cure sperimentali
Morire a dieci anni per un tumore al cervello e con lo spettro del lockdown che le impedisce il viaggio di una possibile cura. E' la tragica storia di Eva Williams, bimba...

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Morire a dieci anni per un tumore al cervello e con lo spettro del lockdown che le impedisce il viaggio di una possibile cura. E' la tragica storia di Eva Williams, bimba inglese, morta lo scorso venerdì 8 gennaio, un anno dopo la diagnosi di tumore al cervello. Doveva recarsi negli Stati Uniti per sottoporsi ad una cura sperimentale, la famiglia aveva anche raccolto 250mila sterline per affrontare le operazioni, ma non è riuscita a sottoporsi all'intervento. La storia della studentessa di Marford, Wrexham, è stata raccontata dalla Bbc. 

Fatali sarebbero state le misure per contenere la diffusione del contagio da Covid che le avrebbero bloccato la possibilità di viaggiare. Il padre ha dichiarato: «Ti vogliamo bene Eva, più di quanto tu abbia mai saputo».

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Come riporta la Bbc, il padre ha raccontato: «Durante la scorsa settimana, Eva aveva perso la capacità di parlare, mangiare e deglutire liquidi, e ha sofferto più di quanto qualsiasi bambino dovrebbe mai dover soffrire. Vederla combattere ancora ogni giorno è stato straziante. Eva è un'ispirazione per molti, certamente per me, e non riesco a immaginare come andremo avanti da qui. Come ci svegliamo ogni giorno e andiamo avanti? Come affrontiamo il mondo senza la nostra bambina con noi? Perché è successo alla più premurosa e amorevole delle bambine? Ogni singola parte di noi soffre e non vedo come possa cambiare. Ti amiamo Eva - più di quanto tu abbia mai saputo - e ti terremo con noi ogni giorno per il resto della nostra vita».

 

 

 

 

Dopo la prima diagnosi, la bimba era stata sottoposta ad un trattamento radioterapico per ridurre il tumore al cervcello. Suo padre e sua madre, avevano avviato una campagna di raccolta fondi per poter affrontare il trattamento spoerimentale negli Stati Uniti ed erano riusciti a raccogliere i soldi nell'arco di tre settimane. Inizialmente, avrebbero dovuto avviare il trattamento a New York lo scorso aprile. Ma poi le misure del Covid-19 hanno imposti divieti di volo internazionali e restrizioni di viaggio.

Pensare che, come avverte la BBc, la sua situazione era stata sollevata dalla parlamentare di Wrexham, Sarah Atherton, a luglio scorso. E il premier Boris Johnson aveva dichiarato che avrebbe esaminato possibili aiuti per portarla negli Stati Uniti. 

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Il Gazzettino