Trump vuole separare donne e bambini che passano il confine illegalmente

L'amministrazione Trump sta valutando una proposta che prevede di separare donne e bambini che insieme attraversano illegalmente il confine sud degli Stati Uniti. Il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'amministrazione Trump sta valutando una proposta che prevede di separare donne e bambini che insieme attraversano illegalmente il confine sud degli Stati Uniti. Il provvedimento è al vaglio del Dipartimento alla sicurezza nazionale e ha come obiettivo quello di scoraggiare l'immigrazione irregolare e l'arrivo di madri con i propri figli. Lo riporta la Abc citando fonti della Homeland Security.


La Casa Bianca ha in programma l'assunzione di ulteriori 15 mila agenti per rafforzare la lotta all'immigrazione irregolare. Lo riporta la Cnn, citando fonti del dipartimento della Sicurezza nazionale. In particolare, Trump vuole assumere 10 mila nuovi agenti dell'Immigration and Customs Enforcement (Ice), l'agenzia federale a cui nelle ultime settimane è stata ordinata un'escalation nei raid contro i migranti irregolari, e altri 5 mila agenti del Customs and Border Protection, l'agenzia addetta al controllo degli ingressi negli Usa. L'ultima massiccia ondata di assunzioni nelle due agenzie risale all'amministrazione di George W. Bush, che assunse 7 mila agenti tra il 2006 e il 2009.

Da un recente rapporto interno del dipartimento per la Sicurezza nazionale, di cui Abc News è venuto in possesso, emerge che la maggior parte dei terroristi nati all'estero che operano negli Stati Uniti si sono radicalizzati molti anni dopo il loro ingresso nel Paese. Il testo si basa sul lavoro investigativo dell'intelligence Usa. Lavoro i cui risultati mostrerebbero come il bando sull'ingresso da sette paesi a maggioranza musulmana in realtà non metterebbe al riparo dai rischi. Visto che i potenziali terroristi sarebbero difficilmente individuabili attraverso i severissimi controlli previsti dal decreto.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino