Vaticano, arrestato Torzi a Londra per false fatture: è indagato nell'inchiesta sul palazzo di Sloane Avenue

Il broker molisano Gianluigi Torzi è stato arrestato questa mattina a Londra a seguito del mandato d'arresto disposto dal gip di Roma su richiesta dei pm...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il broker molisano Gianluigi Torzi è stato arrestato questa mattina a Londra a seguito del mandato d'arresto disposto dal gip di Roma su richiesta dei pm della procura della Capitale, il sostituto procuratore Maria Teresa Gerace e il procuratore aggiunto Rodolfo Sabelli, che gli contestano i reati di autoriciclaggio e emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti. 

 

Vaticano, arrestato a Londra il broker Gianluigi Torzi: indagine partita da una denuncia dello Ior

 

 

<h2>Indagato dal Vaticano</h2>

 

L’uomo d’affari indagato anche dal Vaticano nella inchiesta sul palazzo di Sloane Avenue già oggi sarebbe comparso davanti a un giudice inglese che ha confermato la misura e fissato per la prossima settimana una nuova udienza per valutare la richiesta di scarcerazione su cauzione. 

Il broker era irreperibile dal 12 aprile scorso, quando scattò nel suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla procura di Roma per emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti e autoriciclaggio. Sulla base delle indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria avviate dopo la richiesta di assistenza giudiziaria del Promotore di Giustizia Vaticano, la procura di Roma ha ricostruito come una parte dei 15 milioni (che secondo i magistrati d'Oltretevere sarebbero frutto dell'estorsione alla Segreteria di Stato) sia stata bonificata a due società inglesi dell'imprenditore molisano e impiegata per l'acquisto di azioni di società quotate in borsa - per un importo di oltre 4,5 milioni di euro, che gli ha consentito, dopo pochi mesi, di conseguire un guadagno di oltre 750.000 euro - e per ripianare il debito di 670.000 euro di altre due aziende riferibili. 

Dalle indagini - informa l’’Adnkronos - è emerso anche un giro di false fatturazioni - non collegato all'operazione immobiliare londinese - che sarebbe stato realizzato insieme con altri indagati senza alcuna giustificazione commerciale e al solo scopo di frodare il fisco

 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino