Quando la nonna è andata a chiamarla per svegliarla, la piccola Prapawee Prawat era già morta: era ancora sotto le coperte sopra quel materasso disteso sul cemento,...
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La piccola viveva con i nonni e la bisnonna dopo la separazione dei suoi genitori. Martedì sera era andata a letto alle 19.30 e l'indomani non si era ancora svegliata per andare a scuola: Prapawee era morta. La nonna, Lung Chu, 70 anni, ha chiamato immediatamente i soccorsi che hanno iniziato a ispezionare la stanza: hanno notato immediatamente quella ferita sul dito della mano che si era gonfiata e hanno iniziato la caccia al rettile letale. Il cobra nero, lungo due metri, si era nascosto sotto il letto della bambina ed è stato ucciso dai vicini di casa della famiglia. La piccola è stata portata in ospedale per l'esame post-mortem, ma ci sono pochi dubbi circa la causa del decesso. «Sono andata a svegliare Prapawee, ma non si muoveva e non respirava - ha raccontato la nonna in lacrime - Non so come sia successo. Non abbiamo mai visto serpenti in casa. Sono distrutta. Sarei dovuta morire io, lei era così piccola».
La polizia crede che Prapawee sia morta circa otto ore prima che la nonna la trovasse esanime. «Alle 7.40 la polizia è stata chiamata per una morte sospetta in casa - ha detto il generale maggiore Natakorn Meenim - Non c'erano segni di abusi sulla ragazzina, ma il suo indice destro aveva il segno di un morso. Il cobra, della lunghezza di oltre due metri, è trovato attorcigliato sotto il materasso. Il corpo della bimba è stato portato all'ospedale di Chaiburi, ci sono pochi dubbi sul fatto che sia morta in seguito al morso». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino