Monete d'argente, collane e anche un martello di Thor. Una scoperta tanto casuale, quanto importante dal punto di vista scientifico è quella realizzata...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Da lì, come riportano i media tedeschi, ne è nata un'operazione ufficiale da parte delle autorità archeologiche tedesche, che ha preso il via lo scorso fine settimana. Gli scavi, su un'area di 400 metri quadrati, hanno portato alla luce un tesoro che si ritiene legato al re danese Aroldo I, meglio noto come Aroldo Dente Azzurro, che regnò tra il 958 e il 986 su quella che oggi è la Danimarca, sul nord della Germania, sulla Svezia meridionale e su parte della Norvegia.
Si tratta di collane intrecciate, perle, spille, un martello di Thor, anelli e circa 600 monete.
Araldo Dente Azzurro è considerato il re che unificò la Danimarca e che, voltando le spalle alla tradizione vichinga, introdusse il cristianesimo nel Paese. Fu poi costretto a fuggire in Pomerania a causa di una rivolta capeggiata dal figlio, Sweyn Barbaforcuta. Dal Araldo Dente Azzurro, Harad Bluetooth in inglese, deriva il nome dato dalla Ericsson allo standard Bluetooth utilizzato per far comunicare dispositivi elettronici come cellulari, tablet e pc. Gli ingegneri dell'azienda svedese pensarono che la nuova tecnologia ben ricalcava le capacità diplomatiche di Harald Bluetooth, capace di unificare i popoli scandinavi. Anche il logo del Bluetooth è un omaggio a Harald, unendo infatti le rune nordiche che rappresentano le iniziali H. e B. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino