Terremoto in Nepal, migliaia di vittime. Nuova scossa 6.7

Terremoto in Nepal, migliaia di vittime. Nuova scossa 6.7
Le vittime del terremoto che sabato ha sconvolto il Nepal hanno raggiunto quota 3.218. Lo ha reso noto oggi un portavoce della polizia nepalese a Kathmandu. I feriti provenienti...

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Le vittime del terremoto che sabato ha sconvolto il Nepal hanno raggiunto quota 3.218. Lo ha reso noto oggi un portavoce della polizia nepalese a Kathmandu. I feriti provenienti da ogni parte del Paese, sono almeno 5.638.


Una scossa di magnitudo 4,2 gradi della scala Richter, con epicentro a 42 chilometri ad ovest di Katmandu, è stata l'ultima replica sismica registrata oggi alle 6:24 locali (le 2:39 italiane) dal Centro sismologico mediterraneo europeo (Emsc).









Lo stesso Emsc precisa che dopo la prima scossa di magnitudo 7,9 Richter di sabato, sono state 45 le repliche superiori a 4,5 gradi e 15 quelle sopra 6,5 gradi.



Decine di migliaia di sfollati hanno passato la seconda notte all'addiaccio a Kathmandu e negli altri centri della vallata colpiti dal sisma di sabato. Le autorità nepalesi non sono riuscite ad organizzare per ora la distribuzione di acqua, cibo e generi di prima necessità. Molte famiglie, tuttavia, si sono attrezzate con mezzi di fortuna, portando da casa tende, materassi e il necessario per cucinare. C'è però il timore del diffondersi di malattie per la mancanza di servizi igienici e della raccolta della spazzatura e nella maggior parte della capitale manca ancora la corrente elettrica e quindi molti servizi, come i telefonini e bancomat sono fuori uso. Internet è stato ripristinato soltanto stamane.



Ancora nessuna notizia dei quattro speleologi italiani del Soccorso aplino che si trovavano a Langtang, uno dei villaggi distrutti dal sisma in Nepal, per una spedizione che comportava l'esplorazione di alcune forre. I contatti con Giuseppe 'Pino' Antonini, 53 anni, di Ancona, Gigliola Mancinelli, 51 anni, anche lei di Ancona, medico anestesista, Oskar Piazza, del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige, e Giovanni 'Nannì' Pizzorni, 52 anni, genovese, esperto torrentista, si sono interrotti da sabato. La speranza è che abbiano difficoltà a ricaricare i telefoni satellitari che hanno in dotazione. Il Soccorso alpino delle Marche, intanto, sta cercando di attivare i contatti in zona con guide nepalesi. «Il Nepal - dice Paolo Panini - è per molti di noi una seconda casa, in quel Paese organizziamo molte spedizioni e abbiamo una serie di contatti». Ma per il momento sembra che nessuno sia in grado di dare informazioni sui quattro tecnici.



Ci sarebbe anche una 39enne di Bergamo dispersa in Nepal: lo scrive oggi L'Eco di Bergamo, spiegando che Fiorella Fracassetti non ha più dato sue notizie dopo il sisma. I genitori hanno provato a contattare più volte senza successo la donna, che si trovava a Kathmandu, e hanno chiamato la Farnesina per avere notizie. In Nepal da settembre, Fiorella aveva lasciato una carriera da pubblicitaria freelance per iniziare un nuovo percorso umano e professionale.




L'aeroporto, intanto, è stato preso di assalto da decine di turisti stranieri, soprattutto vacanzieri indiani, ma anche diversi europei che sono in lista di attesa per rientrare. L'India ha organizzato dei voli speciali per evacuare i connazionali. Nella notte si sono ridotte le scosse di assestamento e quindi diversi nepalesi sono ritornati ai posti di lavoro stamane in auto e in moto. A Durbar Marg, popolare area commerciale, circolano dei taxi e dei risciò a pedali, mentre alcuni spacci e trattorie hanno riaperto.



Almeno 200 alpinisti e guide nepalesi sono ancora bloccati sul monte Everest per le valanghe causate dal terremoto. È la stima del direttore dell'associazione Himalayan Guides Treks, Iswari Poudel, riportata dal quotidiano The Himalayan Times. «Più di 120 sono intrappolati al campo base due - ha precisato - mentre un' ottantina di scalatori specializzati nelle ricerche in alta quota sono impegnati nei soccorsi». Ieri circa 70 feriti sono stati trasportati a valle e trasferiti con gli elicotteri in diversi ospedali a Kathmandu.
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Il Gazzettino