Aveva messo in carica il suo smartphone e si era addormentato. Un gesto semplice, quotidiano, che facciamo tutti, ma che è stato fatale. Il 45enne Nazrin Hassan, ceo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Secondo i media malesi, il dispositivo si sarebbe surriscaldato al punto da esplodere e causare un trauma alla testa dell'uomo. Gli inquirenti stanno indagando sulle dinamiche, ma non è escluso che sia deceduto dopo essere stato intossicato dal fumo dell'incendio o per le gravi ustioni.
Nazrin Hassan era padre di quattro figli. Il cognato ha voluto pubblicare sui social un appello a non sottovalutare episodi simili: «Lasciare il cellulare in carica sotto il cuscino è una pratica che molti usano spesso. Moltissime persone si addormentano con il cellulare in carica vicino, ma sarebbe meglio non farlo».
Non è la prima volta che accade e nei Paesi asiatici si verifica frequentemente. In Italia, invece, un anno fa un appartamento di Castellanza (Varese) ha preso fuoco a causa del surriscaldamento della batteria del cellulare, messo in carica per la notte. A dare l'allarme è stato il proprietario di casa, un ventitreenne studente universitario, svegliato nel cuore della notte dalle fiamme. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino