Taiwan accusa la Cina: «Si prepara a scatenare una guerra». Xi: «L'esercito provi combattimenti reali»

Il ministro degli Esteri di Taipei: l'isola «deve prepararsi»

Taiwan accusa la Cina: «Si prepara a scatenare una guerra». Xi: «L'esercito provi combattimenti reali»
La Cina «sembra star provando a essere pronta a scatenare la guerra contro Taiwan», ha dichiarato in un'esclusiva alla Cnn il ministro degli Esteri di Taipei,...

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La Cina imporrà una no fly zone a Nord di Taiwan

La Cina imporrà una no fly zone a Nord di Taiwan per domenica prossima, 16 aprile, a causa di «attività spaziali» non meglio precisate effettuate da Pechino. Lo afferma il ministero dei Trasporti di Taipei.

 

Xi Jinping: "Le forze armate si preparino a combattimenti reali"

Le forze armate cinesi devono «aumentare il loro l'addestramento militare per essere pronte a combattimenti reali». Lo ha detto il presidente cinese Xi Jinping, citato dall'emittente televisiva Cctv dopo aver ispezionato la marina del Comando del teatro meridionale dell'esercito cinese. Come riporta l'agenzia di stampa Xinhua, Xi ha sottolineato che le forze armate cinesi devono continuare l'addestramento per essere pronte al combattimento e migliorare la loro modernizzazione su tutti i fronti.

 

La Cina manterrà la pressione su Taiwan

La Cina ha segnalato che manterrà la pressione su Taiwan dopo la tre giorni di manovre su vasta scala conclusesi lunedì, impegnandosi a non lasciare margini ad «attività separatiste» e segnalando che le tensioni sono destinate a restare. «Non lasceremo spazio ad alcuna forma di attività separatista di Taiwan», ha assicurato Zhu Fenglian, portavoce dell'Ufficio per gli affari di Taiwan, che fa capo al governo centrale, nel primo briefing dopo le manovre. Pechino ha mobilitato il suo Esercito popolare di liberazione dopo l'incontro di Los Angeles tra la presidente dell'isola Tsai Ing-wen e lo speaker della Camera Usa Kevin McCarthy.

Taiwan ha "bisogno della Francia"

«Taiwan ha bisogno della Francia». Intervistato da Radio classique, il rappresentante di Taiwan a Parigi, Chihchung Wu, sottolinea che ogni paese «ha il suo ruolo da giocare» per impedire una guerra con la Cina. Le parole di Wu arrivano dopo la polemiche sollevate dalle considerazioni del presidente francese Emmanuel Macron, di ritorno dal viaggio in Cina, sul fatto che la Francia non debba per forza allinearsi sulle posizioni di Washington o Pechino rispetto a Taiwan. «La Francia conta nella regione, è un paese della regione indo-pacifico», ha affermato Wu, riferendosi ai territori d'oltre mare francesi. «Tutte queste reazioni dimostrano quanto la voce della Francia conti per la stabilità e la pace nella regione - ha proseguito - speriamo che la Francia possa svolgere un ruolo ancora più positivo e impegnarsi maggiormente».

Taiwan: la Cina prepara la guerra

La Cina «sembra star provando a essere pronta a scatenare la guerra contro Taiwan», ha dichiarato in un'esclusiva alla Cnn il ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, secondo cui l'isola «deve prepararsi». Dopo tre giorni e passa di manovre militari tutte attorno all'isola, con simulazione di attacchi di precisione, il ministro ha espresso la sua ferma condanna. L'intelligence Usa ritiene che Xi Jinping abbia ordinato ai militari di essere pronti all'invasione per il 2027. Wu risponde: «I leader cinesi ci penseranno due volte prima di decidere di usare la forza contro Taiwan», ma Taiwan deve essere semplicemente preparata.

 

 

Pechino ha lanciato la sua minacciosa manovra aero-navale attorno a Taiwan dopo una visita del presidente Tsai Ing-wen negli Stati Uniti, dove ha incontrato diversi parlamentari. Alla domanda di Cnn se la visita sia costata troppo a Taipei, il ministro Wu ha risposto: «La Cina non può prescrivere come Taiwan faccia le sue amicizie. E la Cina non può dettare come i nostri amici vogliano aiutare Taiwan». Il presidente francese Emanuel Macron nei giorni scorsi sulla sua visita a Pechino e l'incontro con Xi ha detto che «il paradosso sarebbe se, sopraffatti dal panico, credessimo di essere solo seguaci dell'America». La domanda «a cui gli europei devono rispondere è: è nel nostro interesse accelerare una crisi su Taiwan? No. La cosa peggiore sarebbe pensare che noi europei dobbiamo diventare seguaci di questo argomento e prendere spunto dall'agenda degli Stati Uniti e da una reazione eccessiva cinese». Il ministro degli Esteri taiwanese a questo ha risposto: «Stiamo ancora cercando di capire cosa abbia detto e cosa voglia dire per il governo francese», aggiungendo che il governo di Parigi «ha mostrato sostegno a Taiwan». 

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Il Gazzettino