Lo Stato toglie il sussidio a un 48enne malato cronico, lui si impicca per la disperazione

Da tempo soffriva di una malattia cronica che gli dava problemi respiratori e aveva un sussidio statale. Da qualche tempo però per lo stato era di nuovo in...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Da tempo soffriva di una malattia cronica che gli dava problemi respiratori e aveva un sussidio statale. Da qualche tempo però per lo stato era di nuovo in grado di lavorare così al 48enne inglese Kevin Dooley, hanno tolto l'aiuto economico e lui, disperato, si è tolto la vita. A raccontare cosa è successo, come riporta Metro, è la figlia: «L’ha fatto perché ad un certo punto lo Stato ha detto che «era in forma per lavorare». 


Uccide la moglie strangolandola perché ha partorito una bimba
 
Kevin lavorava come pittore e decoratore ma da diversi anni rieveva un sussidio visto che i gravi problemi polmonari da cui era affetto gli impedivano di lavorare. Dagli esami era chiaro che non fosse in grado di lavorare, ma senza sussidi non era in grado nemmeno di provvedere alla sua famiglia, così il 48enne, padre di tre figli si è impiccato in casa sua ed è morto dopo 3 giorni in ospedale. Pare che da qualche tempo soffrisse di attacchi di panico, senza il sussidio stava accumulando debiti e non sapeva come poterli fronteggiare. Oggi i figli puntano il dito contro lo Stato e lo ritengono carnefice della morte del papà.

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino