Spagna, quattro morti nelle corse dei tori e un torero ferito gravemente

Spagna, quattro morti nelle corse dei tori e un torero ferito gravemente
È stato un Ferragosto maledetto per la tauromachia in Spagna: quattro persone sono morte in encierros, le corse coi tori, in varie parti del paese mentre a Salamanca il torero...

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È stato un Ferragosto maledetto per la tauromachia in Spagna: quattro persone sono morte in encierros, le corse coi tori, in varie parti del paese mentre a Salamanca il torero Saul Jimenez Fortes è stato ferito da una cornata al collo. È grave. Nuovo sangue che fa gonfiare ulteriormente le polemiche sempre più forti attorno alla corrida ed alle feste con i tori, da secoli nei geni della cultura spagnola, oggi sempre più contestate da animalisti, sinistre e indipendentisti, che le identificano con «l'imperialismo spagnolo».




Negli ultimi mesi le nuove giunte comunali targate Podemos a Madrid, Saragozza, Valencia, La Coruna, hanno annunciato tagli dei fondi pubblici e divieti contro la Fiesta Nacional, provocando la rivolta dei toreri che hanno invitato gli aficionados a scendere in piazza. A Salamanca il matador Jimenez Fortes è stato colpito dal toro contro il quale combatteva mentre era inginocchiato, per eseguire una mossa di virtuosità tecnica. L'animale, mezza tonnellata di muscoli e cuoio, lo ha colpito al collo schiacciandolo contro la parete dell'arena. «È stata una cornata tremenda» ha detto il suo portavoce, «che è entrata dal collo e ha colpito la lingua, la regione del naso, il palato ed è arrivata fino alla base del cranio». Il torero è stato operato per quattro ore nella notte. Era già stato ferito al collo da una cornata durante una corrida in maggio a Las Ventas di Madrid. Si era rimesso in otto giorni. Un altro noto matador, Francisco Rivera Ordonez detto Paquirri, figlio e nipote di famosi toreri, è stato gravemente ferito a Huesca la settimana scorsa da una cornata che gli ha squarciato il basso ventre. Dopo un lungo intervento, è stato trasferito all'ospedale San Jorge di Saragozza, specializzato nelle cure ai toreri feriti. Suo padre era morto 20 anni fa, ucciso da un toro con una cornata quasi identica. Ed è stato un Ferragosto di sangue anche per gli encierros - le corse con i tori nelle quali tradizionalmente i corridori dimostrano il loro coraggio - che decine di comuni organizzano da secoli durante l'estate in tutta la Spagna. Le più note sono quelle di San Firmin a Pamplona, rese mondialmente celebri da Ernest Hemingway. Quattro persone sono morte incornate da venerdì in diverse parti della Spagna. Dall'inizio dell'anno secondo la tv pubblica Tve negli encierros le vittime sono già 10 in tutto il paese, colpite a morte dalle corna dei tori da combattimento. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino