L'azienda può spiare i file sui computer dei dipendenti: la sentenza della Corte europea fa discutere

L'azienda può spiare i file sui computer dei dipendenti: la sentenza della Corte europea fa discutere
La Corte europea dei diritti umani ha assolto le ferrovie francesi in un caso che aveva fatto molto discutere. L'azienda, ha stabilito la corte, non aveva violato la privacy...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La Corte europea dei diritti umani ha assolto le ferrovie francesi in un caso che aveva fatto molto discutere. L'azienda, ha stabilito la corte, non aveva violato la privacy di un suo impiegato accedendo ai file che aveva salvato sul computer utilizzato in ufficio e i tribunali nazionali hanno fatto bene a dare ragione alla società di trasporto piuttosto che al lavoratore. La corte ha precisato che i file non riportavano la dicitura 'privati' e quindi potevano essere aperti anche senza la presenza del dipendente.



I fatti risalgono al 2008, quando la società statale francese che gestisce le ferrovie (Sncf) ha licenziato uno dei suoi quadri dirigenti dopo aver scoperto che tra i file salvati sul suo computer in ufficio c'erano false attestazioni in favore di terzi e materiale pornografico. L'uomo ha perso tutti i ricorsi fatti dinanzi alla giustizia francese.

I togati d'oltralpe hanno sposato, infatti, la posizione della Sncf secondo cui l'accesso ai documenti era lecito, perché non erano etichettati, come previsto dal regolamento interno, come 'privati' ma come 'personali'. Inoltre i giudici francesi hanno tenuto conto del fatto che i file aperti occupavano gran parte del disco rigido e che era quindi poco probabile che potessero essere di natura privata. Oggi i loro colleghi della Corte di Strasburgo gli hanno dato ragione. 
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino