Cantano "Happy" nel centro di Teheran, arrestati sei iraniani

Cantano "Happy" nel centro di Teheran, arrestati sei iraniani
TEHERAN - Sono scattate le manette per sei iraniani dopo aver cantato 'Happy', la canzone di Pharrell Williams trasformatasi in un vero fenomeno di costume, per le strade...

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TEHERAN - Sono scattate le manette per sei iraniani dopo aver cantato 'Happy', la canzone di Pharrell Williams trasformatasi in un vero fenomeno di costume, per le strade di Teheran e per aver diffuso su YouTube il video della performance, diventato subito virale con oltre 40mila visualizzazioni.


Un «video volgare», come lo ha definito il capo della polizia di Teheran Hossein Sajedinia all'agenzia di stampa Isna, che «offende la castità pubblica». I sei arrestati sono tre uomini e tre donne, che nel video appaiono con il capo scoperto contravvenendo le regole della sharia in vigore in Iran dalla Rivoluzione islamica del 1979. «Dopo che un video contrario alla pubblica è stato diffuso su Internet, la polizia ha deciso di individuare le persone coinvolte nella realizzione di questo video - ha spiegato Sajedinia - Dopo una serie di operazioni di intelligence e della polizia e in collaborazione con la magistratura, tutti i sospetti sono stati identificati e arrestati».







Alla fine del filmato, intitolato 'Happy we are from Tehran' e postato su YouTube la prima volta il 19 maggio, si legge: «Happy è una scusa per essere felici. Ci siamo divertiti ogni secondo che lo abbiamo realizzato. La speranza mette un sorriso sul nostro volto». Una versione sottotitolata del video e trasmessa dalla televisione iraniana spiega che le persone arrestate sono «attori» che stavano cantando 'Happy' per un'audizione. «Mi avevano detto che stavano facendo un film e che avevano ottenuto il permesso necessario - spiega uno degli arrestati - Mi hanno ingannato». Una donna spiega invece che «avevano promesso che non avrebbero pubblicato il video».



Lo stesso Williams, considerato l'artista del momento, ha protestato per gli arresti avvenuti in Iran in relazione alla sua 'Happy'. «È triste vedere questi ragazzi arrestati per aver tentato di diffondere la felicità», ha scritto sulla sua pagina Facebook. «L'Iran è un Paese dove essere felici è un crimine», gli fa eco su Twitter il giornalista iraniano Golnaz Esfandiari. «Migliaia di iraniani sono stati arrestati negli ultimi 35 anni per la volontà di essere felici e far festa», ha aggiunto. E proprio su Twitter molti utenti hanno iniziato a usare l'hashtag #freehappyiranians per fare pressione sulle autorità iraniane affinchè rilascino i sei. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino