Russia, nuove truppe e armi nucleari ai confini con la Nato. 007 lituani: «Pronta allo scontro con i Paesi Baltici»

Russia, nuove truppe e armi nucleari ai confini con la Nato. 007 lituani: «Pronta allo scontro con i Paesi Baltici»
Truppe da combattimento russe in massa ai confini della Nato. È quanto trapela dall'ultimo report degli 007 lituani. «Nella regione del Mar Baltico - si...

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Truppe da combattimento russe in massa ai confini della Nato. È quanto trapela dall'ultimo report degli 007 lituani. «Nella regione del Mar Baltico - si legge nel rapporto dell'intelligence -, Mosca deve utilizzare sempre più altre componenti (aeree e navali) e capacità nucleari per proiettare il suo potenziale militare e la sua deterrenza regionale». Putin, in sostanza, mostra i muscoli. Anche perché la guerra della Russia contro l'Ucraina si sta gradualmente trasformando in un conflitto prolungato, che richiede «un impegno crescente».

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La riforma e i movimenti

Con la riforma su larga scala delle Forze Armate, la Russia ha iniziato ad aumentare il suo potenziale militare anche nella regione del Mar Baltico. Un progetto a lungo termine, come indicato nel report. Putin porta avanti il piano in due direzioni. Da una parte, viste le perdite subite in Ucraina, sta creando nuove capacità per un confronto a lungo termine con la Nato. In particolare, il Distretto Militare Occidentale è stato diviso nei Distretti Militari di Mosca e Leningrado, che sono stati fusi nel 2010.

Dall'altra parte, in Carelia (siamo in Scandinavia) si sta formando un nuovo corpo d'armata. Mentre alcune brigate sono state trasformate in divisioni. «Queste nuove formazioni possono essere create in tempi relativamente brevi - spiegano gli 007 lituani -, ma la costruzione delle infrastrutture necessarie e l'equipaggiamento delle unità con il personale e gli armamenti richiesti richiederanno almeno diversi anni». Da cosa dipende il tempo che richiederà questa trasformazione? Dall'andamento, dalla durata e dall'esito della guerra in Ucraina.

 

Le mosse

Sono alcune le mosse evidenziate nel documento lituano. Nel 2023 la Russia ha schierato (per la prima volta) sul lago Ladoga navi da guerra con missili Kalibr. Perché? «Probabilmente per segnalare la sua disapprovazione dell'adesione finlandese alla NATO».

Non solo. I bombardieri russi Tu-22M3 hanno effettuato cinque voli sul Mar Baltico nel 2023, mentre nel 2022 non ne avevano effettuato nessuno. Infine nell'estate del 2023, Vladimir Putin e Alexander Lukashenko hanno anche dichiarato che le armi nucleari russe non strategiche erano state dispiegate in Bielorussia.

 

Le esercitazioni annullate

La Russia ha spostato parte del suo sistema di difesa aerea S-400 da Kaliningrad a Rostov-on-Don alla fine del 2023. Motivo? Probabilmente per rafforzare la sua capacità di difesa aerea al confine con l'Ucraina. E questo ha avuto delle ripercussioni. Con la maggior parte della componente terrestre russa schierata in prima linea, è stato necessario modificare il programma di addestramento militare nella regione del Mar Baltico. Così le esercitazioni Zapad e Union Shield non hanno avuto luogo. Quest'ultima è stata addirittura annunciata pubblicamente come iniziata alla fine di settembre, ma non ci sono stati segni di preparazione o di esecuzione dell'esercitazione sul terreno.

La Russia ha quindi cercato di compensare l'assenza di questi eventi aumentando la portata delle altre due esercitazioni dominate da componenti aeree e navali: l'esercitazione operativa della Flotta del Baltico e l'esercitazione Ocean Shield della Marina russa.

 

Le conseguenza del conflitto in Ucraina

È probabile che la guerra continuerà a complicare il programma di addestramento annuale nel 2024. La Russia ha annunciato un'esercitazione strategica su larga scala, Okean, in cui le forze aeree e navali meno coinvolte nella guerra contro l'Ucraina avranno un ruolo importante.

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Il Gazzettino