Russia, sei soldati delle Guardia nazionale uccisi in un assalto a un base militare in Cecenia: l'Isis rivendica l'attacco

Russia, sei soldati delle Guardia nazionale uccisi in un assalto a un base militare in Cecenia: l'Isis rivendica l'attacco
Sei soldati russi della Guardia nazionale sono stati uccisi in Cecenia in un attacco rivendicato dall'Isis. Lo ha reso noto un portavoce della stessa Guardia nazionale, citato...

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Sei soldati russi della Guardia nazionale sono stati uccisi in Cecenia in un attacco rivendicato dall'Isis. Lo ha reso noto un portavoce della stessa Guardia nazionale, citato dalla Tass.


Alle 2.30 del mattino di venerdì sei militanti, di cui tre ceceni e altri tre delle regioni di Rostov e Volgograd, con armi da fuoco, munizioni e cinture esplosive finte hanno cercato di assalire una base militare della Guardia nazionale in Cecenia, nel distretto di Naursky, nel nord ovest della regione del Caucaso russo: sei militari sono morti e altri tre sono rimasti feriti nello scontro con il commando dei sei assalitori, due dei quali, secondo la Tass, indossavano finte cinture esplosive.

«La Guardia nazionale ha respinto l'assalto, evitando l'uccisione di numerosi civili» ha dichiarato il comandante Viktor Zolotov, l'ex guardia del corpo di Vladimir Putin a cui è stata affidata la guida della forza creata lo scorso anno e che risponde direttamente al Presidente. «Tutti i membri del commando sono stati neutralizzati» ha fatto sapere il Comitato nazionale anti-terrorismo.
Secondo quanto rende noto Site, il sito americano specializzato in intelligence sul terrorismo, il «raid suicida è stato attuato da sei soldati del Califfato che, poche ore dopo, ha rivendicato l'attacco».

«L'assalto contro la Guardia nazionale del distretto di Naursky in Cecenia è un incidente grave» ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin al Cremlino, mentre Nikolai Dolonin, vice comandante delle forze per il Caucaso del nord, ha reso noto che tutte le unità sono state messe in stato di elevata allerta dopo l'attacco, aggiungendo che era dagli anni Novanta che non accadevano azioni di questa gravità.
Il presidente della Cecenia, Ramzan Kadyrov, che ha preso il posto del padre Akhmad nel 2007, ha detto che obiettivo dei terroristi era rubare armi alla base e ha assicurato ai ceceni «sicurezza malgrado le provocazioni». Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha precisato che Kadyrov ha il controllo della situazione anche se, dall'inizio dell'anno, quello contro la Guardia nazionale è il terzo attacco contro militari russi in Cecenia.


La Guardia nazionale è stata istituita per volere del presidente Vladimir Putin l’anno scorso. Sostituisce una serie di forze sottoposte al ministero degli Interni. Tra le sue funzioni vi è quella di gestire e partecipare alle operazioni di anti-terrorismo, come pure reprimere azioni non autorizzate. Il suo capo risponde direttamente al Cremlino.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino