Russia rinforza le basi nell'Artico con «droni subacquei nucleari e jet». L'allarme della Cnn

Russia rinforza le base nell'Artico con «droni subacquei nucleari e jet». L'allarme della Cnn
Mosca sta testando «nuove armi» in una regione in cui il ghiaccio si sta sciogliendo a causa dell'emergenza climatica, «nel tentativo di proteggere la sua...

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Mosca sta testando «nuove armi» in una regione in cui il ghiaccio si sta sciogliendo a causa dell'emergenza climatica, «nel tentativo di proteggere la sua costa settentrionale e aprire una rotta marittima chiave dall'Asia all'Europa». Secondo quanto afferma la Cnn la Russia sta «continuamente» rafforzandi basi militari la costa artica del Paese, oltre a costruire strutture di stoccaggio sotterranee probabilmente per ospitare i droni subacquei nucleari strategici Poseidon e altre nuove armi ad alta tecnologia.

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Russia, i nuovi armamenti

La Cnn sottolinea che l'hardware russo nell'estremo nord include bombardieri e jet MiG31BM e nuovi sistemi radar vicino alla costa dell'Alaska. «C'è chiaramente una sfida militare da parte dei russi nell'Artico», compreso il rinnovamento delle loro vecchie basi risalenti alla Guerra Fredda e la costruzione di nuove strutture nella penisola di Kola, vicino alla città di Murmansk, ha detto all'emittente un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano che ha voluto mantenere l'anonimato. «Ciò ha implicazioni per gli Stati Uniti e per i suoi alleati, non ultimo perché crea la capacità di proiettare la potenza fino al Nord Atlantico», ha aggiunto. Da parte sua, il portavoce del Pentagono Thomas Campbell ha confermato alla Cnn che «la Russia sta ristrutturando aeroporti e installazioni radar dell'era sovietica, sta costruendo nuovi porti e centri di ricerca e soccorso e sta rafforzando la sua flotta di rompighiaccio a propulsione nucleare e convenzionale». Le basi in questione, precisa l'emittente, si trovano in territorio russo e fanno «parte di una difesa legittima dei suoi confini e delle sue coste», ma funzionari Usa temono che esse possano essere utilizzate per stabilire il controllo de facto su aree dell'Artico più lontane che presto saranno libere dai ghiacci.

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Il Gazzettino