Russia, i file segreti sull'uso delle armi nucleari tattiche: dal flop dell'esercito alla distruzione di sottomarini, tutti i criteri della dottrina

I documenti datati tra il 2008 e il 2014 rivelano come le forze russe abbiano condotto dei test che prevedevano l'uso di armi nucleari durante «una fase iniziale del conflitto con una grande potenza mondiale, la Cina»

Uno scenario, quello con la guerra contro la Cina, che la guerra in Ucraina e l'alleanza con Xi Jinping hanno reso inverosimile mai come oggi. Eppure dieci anni fa non era...

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Uno scenario, quello con la guerra contro la Cina, che la guerra in Ucraina e l'alleanza con Xi Jinping hanno reso inverosimile mai come oggi. Eppure dieci anni fa non era così. Lo dimostrano i file militari segreti, che rivelano i "giochi di guerra" di Mosca con armi nucleari tattiche. A ottenerli il Financial Times, che ha spiegato di averli avuti attraverso fonti occidentali: si tratta di documenti datati tra il 2008 e il 2014, e rivelano come le forze russe abbiano condotto dei test sull'uso di armi nucleari durante «una fase iniziale del conflitto con una grande potenza mondiale, la Cina», oltre ai criteri stabiliti dalla Russia per l'utilizzo delle armi stesse. Sebbene risalgano ad oltre 10 anni fa - spiegano gli esperti - sono comunque documenti rilevanti per comprendere l'attuale dottrina militare russa.

 

La soglia "inferiore" a quella ammessa pubblicamente

Il Financial Times spiega che i documenti classificati descrivono una soglia per l'uso di armi nucleari tattiche che è in realtà inferiore a quella che la Russia abbia mai ammesso pubblicamente. Tra i criteri per il lancio di un potenziale attacco nucleare figura uno scenario in cui le perdite subite dalle forze russe «porterebbero irrevocabilmente al loro fallimento nel fermare una grande aggressione nemica», una «situazione critica per la sicurezza dello Stato della Russia».

 

Tutti i criteri

Altre potenziali condizioni includono la distruzione del 20% dei sottomarini con missili balistici strategici, del 30% dei sottomarini d'attacco a propulsione nucleare e di tre o più incrociatori. «È la prima volta che vediamo documenti come questi resi di dominio pubblico - ha detto Alexander Gabuev, direttore del Carnegie Russia Eurasia Center di Berlino -. Dimostrano che la soglia operativa per l'uso delle armi nucleari è piuttosto bassa se il risultato desiderato non può essere raggiunto con mezzi convenzionali».

 

Le armi nucleari tattiche

Le armi nucleari tattiche della Russia, che possono essere lanciate tramite missili terrestri o da aerei, sono progettate per un uso limitato sui campi di battaglia in Europa e Asia, al contrario delle più grandi armi «strategiche», destinate a colpire gli Stati Uniti. Le moderne testate tattiche possono tuttavia rilasciare molta più energia delle bombe sganciate su Nagasaki e Hiroshima nel 1945. 

I rapporti con la Cina

I piani difensivi mettono in luce i profondi sospetti nei confronti della Cina tra l'élite della sicurezza di Mosca nonostante negli ultimi anni i rapporti tra i due Paesi siano progressivamente migliorati, in particolare da quando Xi Jinping ha preso il potere a Pechino nel 2012. La guerra in Ucraina ha consolidato lo status della Russia come partner minore nella loro relazione, con la Cina che ha offerto a Mosca un'ancora di salvezza economica vitale per evitare l'impatto delle sanzioni occidentali. Eppure, anche se i Paesi si avvicinavano, i documenti mostrano che il distretto militare orientale della Russia stava valutando molteplici scenari che raffiguravano un'invasione cinese.

Il ministero degli Esteri cinese ha negato che vi siano motivi di sospetto nei confronti di Mosca. «Il Trattato di buon vicinato, amicizia e cooperazione tra Cina e Russia ha stabilito legalmente il concetto di amicizia eterna tra i due Paesi», ha detto un portavoce. Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha commentato sostenendo che «la soglia per l'uso delle armi nucleari è assolutamente trasparente ed è esplicitata nella dottrina. Per quanto riguarda i documenti citati, dubitiamo fortemente della loro autenticità».

 

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Il Gazzettino