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Ron DeSantis sospende la sua campagna per il 2024. Lo annuncia lo stesso governatore della Florida in un video postato dal suo staff. «Non vedo una strada chiara verso la vittoria. Per questo sospendo la mia campagna. Mi è chiaro che la maggioranza degli elettori repubblicani alle primarie vuole dare a Donald Trump un'altra chance», afferma DeSantis in un video di 4 minuti e 32 secondi. Donald Trump è «superiore a Joe Biden. Questo è chiaro. Ho firmato l'impegno a sostenere chi fra i repubblicani sarà nominato e onorerò il mio impegno. Ha il mio appoggio perché non possiamo tornare alla vecchia guardia repubblicana»
Le primarie in New Hampshire
Sale la febbre del New Hampshire. Alla vigilia delle primarie di martedì, le prime vere e proprie dopo i caucus in Iowa, tra Donald Trump e Nikki Haley lo scontro si fa sempre più duro, essendo rimasti i due veri candidati nello Stato dopo la fuga di Ron DeSantis e l'uscita dalla corsa di Vivek Ramaswamy e Tim Scott, questi ultimi due già saliti sul carro del tycoon. La grande sorpresa arriva quindi con il ritiro di DeSantis dalla corsa alla Casa Bianca. Se anche lui appoggiasse Trump, come fanno trapelare le prime indiscrezioni, la partita tra i repubblicani sarebbe già praticamente chiusa. 'Live free or die', vivi libero o muori, è il motto dello Stato al confine con il Canada detto anche 'The Granite State' e per l'ex presidente si legge 'incassa il New Hampshire e vola alla convention di luglio'.
I sondaggi
Gli ultimi sondaggi danno ancora Trump in ampio vantaggio rispetto ad Haley, il 50% dei consensi contro il 39%. «Haley è ineleggibile, con lei i democratici vincerebbero», ha attaccato l'ex presidente nel suo ultimo comizio nello Stato invocando lo spettro di legami tra l'ex ambasciatrice Onu e i dem. «Sta usando i soldi degli estremisti di sinistra per portare avanti i suoi programmi radicali», ha avvertito Trump senza fornire nessuna prova di tutto questo ma semplicemente insinuando in una parte dell'elettorato repubblicano il dubbio che Haley sia l'ennesima rappresentante dell'establishment di Washington e Wall Street, quello contro il quale nel 2016 il tycoon decise di scendere in campo.
Il successo in Iowa
D'altra parte il successo a valanga in Iowa, sostengono gli analisti, è dovuto principalmente al fatto che, al netto del patrimonio personale e della valanga d'inchieste nelle quali è coinvolto, la maggior parte dei sostenitori del Grand old party continua a percepire l'ex presidente come «uno di loro».
Il sostegno di Wall Street per Haley
La candidata ha anche guadagnato il sostegno di alcuni miliardari di Wall Street che il 30 gennaio ospiteranno una raccolta fondi in suo favore a New York. L'iniziativa sarà ospitata da Stanley Druckenmiller, Henry Kravis, Ken Langone e Cliff Asness, e i biglietti hanno un costo fra i 3.300 e i 33.200 dollari. Più sottotono la vigilia delle primarie per i democratici. Dopo la diatriba con il partito statale che le ha indette nonostante i vertici nazionali abbiano scelto il South Carolina come sede delle prime consultazioni, Biden è sparito dai radar dello Stato anche se i suoi hanno avviato una campagna silenziosa perché sulle schede gli elettori scrivano comunque il suo nome. In caso di successo del presidente si potrà rivendicare che ha vinto senza neppure essere sulla scheda. In caso di debacle, invece, si potrà invocare il fatto che il suo nome non era nella lista dei candidati. Tuttavia, qualunque cosa accada, ufficialmente la campagna di Biden non lo riconoscerà.
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