Covid, il Regno Unito verso la normalità: torna la "regola del 6", negozi e ristoranti aperti dal 12 aprile

Il Regno Unito si prepara a tornare ad una normalità. L'esempio virtuoso di campagna vaccinale per fronteggiare l'emergenza sanitaria Covid-19 messa in atto in Gran...

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Il Regno Unito si prepara a tornare ad una normalità. L'esempio virtuoso di campagna vaccinale per fronteggiare l'emergenza sanitaria Covid-19 messa in atto in Gran Bretagna sta dimostrando che se si lavora bene i risultati si ottengono. I nuovi contagi sono al minimo storico da sei mesi, con pochissimi decessi. Dopo la riapertura delle scuole l'8 marzo, sono riprese le attività sportive indivisuali all'aperto e dal 12 aprile toccherà rialzare la serranda anche a negozi e parrucchieri e pub e ristoranti all'aperto (se i dati dei contagi lo permetteranno). Torna in vigore la "regola del 6", che permette incontri tra nuclei familiari diversi anche se in gruppi ristretti. Per cinema, teatri e locali al chiuso c’è ancora da attendere almeno fino alla seconda metà di maggio, quando potrebbero essere riviste pure alcun vincoli sui viaggi interni. Per quanto riguarda invece i viaggi internazionali, l'attività alberghiera e gli eventi pubblici collettivi se ne parla non prima del 21 giugno. Uscire dal lockdown resta comunque un processo graduale nel Paese di Boris Johnson e condizionato dai dati dei contagi Covid. 

 

 

 

 

 

Il cauto superamento delle restrizioni nel Regno Unito è stato sicuramente reso possibile dal successo della campagna di vaccinazione massiccia e sistematica messa in atto dallo stato da dicembre 2020: un successo talmente eclatante, che ha fatto avanzare qualche dubbio all'Unione Europea, che si chiede se la Gran Bretagna non abbia bloccato le esportazioni delle dosi per dare priorità ai propri cittadini. Accuse che sono state respinte. 34 milioni le dosi di vaccino anti-Covid somministrate (oltre 30 milioni di persone sottoposte alla prima iniezione, e oltre 3 milioni e mezzo di richiami). I nuovi contagi sono al livello più basso da sei mesi. Già, quindi, dopo una sola dose di vaccino si conferma l'impatto positivo al contenimento del virus. Lo rilevano i ricercatori britannici che – dopo aver verificato nelle scorse settimane un'efficacia fra l'80% e oltre il 90% dei 2 sieri contro le forme acute d'infezione e contro il rischio di morte – rilevano un effetto di riduzione del 62% di tutti i contagi, anche quelli lievi, anche fra i vulnerabili delle case di riposo. Lo studio, condotto da un team della University College London (Ucl) su una campione di 10.000 anziani di 86 anni d'età media, indica un risultato pressoché identico per Pfizer e AstraZeneca: con un calo secco del 56% dei contagi dopo 4 settimane dalla prima dose e del 62% dopo 5 settimane. Questo nel pieno dell'impennata della diffusione della variante inglese. "I nostri dati suggeriscono dunque che entrambi i vaccini sono efficaci anche tra le persone più fragili e più anziane"  così la dottoressa Maddie Shrotri, una delle responsabili della ricerca.

 

 

Si va verso una normalità quindi in Gran Bretagna, ma sarà una nuova normalità:  «Basta lockdown, tratteremo il Covid-19 come l'influenza» Il chief medical officer Chris Whitty, la principale autorità del Paese per la risposta alla pandemia, ha detto che il coronavirus «non andrà via» e per questo «bisogna imparare a gestirlo» in maniera differente, puntando su vaccini e medicinali ma senza imporre più in futuro misure di distanziamento sociale 

 

 

 

 

 

 

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Il Gazzettino