Indipendenza Catalogna, Rajoy: «Attacco sleale e pericoloso»

Puigdemont parla alla Cnn e propone una mediazione, un tavolo al quale partecipino due rappresentanti del governo catalano e due del governo spagnolo. Aggiunge: «Il mio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Puigdemont parla alla Cnn e propone una mediazione, un tavolo al quale partecipino due rappresentanti del governo catalano e due del governo spagnolo. Aggiunge: «Il mio arresto? Sarebbe un errore ingiustificato». Rajoy, primo ministro spagnolo, replica parlando in Parlamento: «Non c’è mediazione possibile tra la legge democratica e la disobbedienza e la illegalità». Nega che i catalani abbiano diritto a decidere il proprio futuro in un referendum: «Nessuna Costituzione democratica contempla il diritto all’autodeterminazione. Lo ripeto: nessuna».


Nessuna parola di condanna agli errori della polizia nazionale e della guardia civil durante le cariche nei seggi il primo ottobre: «A nessun può piacere quanto è accaduto il primo ottobre, né le volgari manipolazioni, né le immagini che abbiamo visto  ma i responsabili sono stati coloro che hanno mantenuto la convocazione, che hanno organizzato gruppi di attivisti per impedire l'azione delle forze di sicurezza». E conclude confermando ciò che in mattinata aveva spiegato al termine del consiglio dei ministri, durante il quale aveva annunciato l’avvio della procedura dell’articolo 155 che prevede la sospensione dell’autonomia della Catalogna chiedendo formalmente a Puigdemont se davvero avesse approvato la dichiarazione unilaterale di indipendenza: «È ora di mettere fine a questo strappo con serenità e prudenza».

In sintesi: anche se Puigdemont e Rajoy si studiano e avanzano a piccoli passi, si sta arrivando allo scontro finale, con conseguenze inimmaginabili visto che la sospensione dell’autonomia della Catalogna rischia di causare la reazione di una parte dei catalani che chiedono l’indipendenza. Dalla sua Rajoy ha il sostegno non solo del suo partito, ma anche di Ciudadanos e Psoe. Domani a Barcellona ci sarà una nuova manifestazione degli unionisti, ma resta ancora da capire quale sarà la risposta di Puigdemont a Rajoy, visto che il presidente catalano ha parlato con la Cnn prima dell’ultimatum del primo ministro.


«È molto importante» che il presidente catalano Carles Puigdemont «risponda bene» all'ultimatum che gli ha lanciato oggi il governo spagnolo, ha detto Rajoy, precisando che il termine fissato per la risposta del President è lunedì alle 10 del mattino. Un secondo termine, perché «rettifichi», è fissato a giovedì alle 10 del mattino. Il premier spagnolo ha aggiunto che «basta che il presidente Puigdemont risponda che non ha effettivamente dichiarato l'indipendenza»: «è molto facile». «Si deve fare chiarezza, ha aggiunto, e dire se l'unità nazionale è stata colpita o meno».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino