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Pronti a colpire. Sono gli 11 i bombardieri nucleari che Putin ha schierato nella base aerea di Olenya, vicino ai confini finlandese e norvegese. A mostrarlo nuove immagini satellitari catturate dall'operatore satellitare americano Planet. Che seguono quelle diffuse da un'altra società giusto una settimana fa: dove se ne contavano 7. Aumentano, dunque, i velivoli capaci di un attacco atomico vicino ai confini Nato. E crescono anche le preoccupazioni Occidentali: anche perché questi aerei di solito stazionano nella base aerea di Engels, a 450 miglia a sud-est di Mosca.
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Da dove potrebbe arrivare l'attacco nucleare di Putin
Ci sono sette bombardieri strategici Tu-160 e quattro aerei Tu-95 nella struttura sulla penisola di Kola. A un passo dai Paesi baltici. Se il 12 agosto erano 0 i velivoli, nel tempo sono aumentati. Si è assati a quattro Tu-160 il 21 dello stesso mese fino ad arrivare agli 11 registrati il 25 settembre. La rivelazione proviene da Faktisk.no, sito web norvegese che ha ottenuto i dati dall'operatore satellitare americano Planet.
Il precedente
L'accumulo di aerei nucleari vicino al Circolo Polare Artico arriva poco dopo le segnalazioni arrivate la settimana scorsa.
Le capacità nucleari
I bombardieri sono vicini al confine della Norvegia, membro della NATO, e della Finlandia, che presto diventerà parte dell'Alleanza. Possono essere utilizzati anche con armi convenzionali. Ma ci sono prove che quelli presenti a Olanya hanno missili da crociera Kh-101, per un possibile utilizzo contro obiettivi in Ucraina. Il Kh-101 può trasportare testate convenzionali o nucleari.
Le caratteristiche dei bombardieri
Il Tu-160, alias White Swan, ma conosciuto in Occidente come Blackjack, è stato il cavallo di battaglia delle forze missilistiche strategiche russe sin dall'epoca sovietica. Il potentissimo Tu-95, noto come Bear, è l'unico bombardiere strategico a elica ancora in uso operativo oggi. L'aereo ha volato per la prima volta 70 anni fa. Putin ha schierato i Tu-95 per sorvegliare la Gran Bretagna nei momenti di alta tensione, ad esempio nel febbraio di quest'anno, quando la Royal Air Force ha fatto decollare i caccia Typhoon per scortare due Bears al largo della Scozia settentrionale. Ora il rischio è che li impieghi per un attacco nucleare.
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Il Gazzettino