OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Dei soldati russi del Gruppo Wagner raccontano di come il Commando dell’esercito stia «uccidendo» la loro unità di mercenari rifiutandosi di fornirgli munizioni. Il video dei protagonisti russi è apparso sul canale Telegram «Cheka-Ogpu» ma non è il solo: gli appellli si stanno diffondendo sui canali social. Prigozhin, uomo fedele di Putin, è in attesa di un colloquio con Mosca.
La cornice russa
Sul profilo Telegram, oltre al video, è presente un commento di accompagnamento che mette la cornice a ciò che sta succedendo.
«Il Commando dell’esercito non permette a Wagner di mostrare qualcos'altro se non il fallimento di Ugledar (un fallimento unico, con gravi perdite di uomini e di equipaggiamento e nessun risultato). Capiscono che l'utilizzo di truppe è dispendioso, ma Prigozhin non scaricherà così presto il vecchio personale addestrato. Ecco perché è stata montata la storia circa la carenza di munizioni. Ed è molto inquietante. Ci sono anche altre motivazioni. Per esempio, loro (Gerasimov, Muradov, Lapin, ecc.) stanno attaccando Prigozhin con dure critiche, che possono passare come una violazione delle istruzioni di Putin di «non lavare i panni sporchi in pubblico» per «non scuotere la situazione al fronte di guerra». Questo è avvenuto dopo accusa mirata nei confronti di Gerasimov. Ecco perché nel video chiedono le munizioni con tanta gentilezza: anche le Pmc capiscono cosa sta succedendo.
Le parole del Gruppo Wagner
«Vi saluta l'unità di artiglieria di «PMC Wagner». Ogni giorno svolgiamo complesse missioni di combattimento e copriamo i nostri gruppi d'assalto. Al momento, siamo completamente tagliati fuori dalla fornitura di munizioni. Al momento, vi è una grave carenza di munizioni per obici, rispettivamente, 152 mm D-1, anche per il cannone anticarro MT-12 - 100 mm, frammentazione altamente esplosiva, per il carro armato T-72 - 125 mm frammentazione altamente esplosiva, anche per un mortaio da 120 mm 2B11.
Facciamo appello ai nostri colleghi e amici del Ministero della Difesa. Siamo sicuri che avete delle munizioni da qualche parte nei magazzini. Ma ne abbiamo un disperato bisogno. Vi saremo estremamente grati se ci aiutereste, ci aiutereste e ci fornireste queste munizioni. Un numero enorme di persone sopravviverà e potrà continuare a partecipare con successo alle ostilità, e questo si rifletterà nell'intero corso della guerra. Faticheremo al posto vostro, faremo questo lavoro. Aiutaci con le munizioni».
Le mosse di Prigozhin
In un altro video, pubblicato poche ore dopo il precedente, un uomo di cui non si è compresa bene l'entità dice, con tono arrabbiato: «Ogni giorno perdiamo centinaia di nostri compagni. Potevano essere la metà se i funzionari militari ci avessero fornito in tempo armi, munizioni e tutto ciò che serviva. Smettela di fare di testa proprio, combattiamo, difendiamo il nostro paese, la nostra patria. Ci sono centinaia dei nostri ragazzi qui. Mandate i vostri figli, generi che girano i tik tok, a questa guerra».
Prigozhin, il «macellaio» di Putin, sarebbe andato a Mosca per chiedere munizioni. Alcuni «amici» di Kadyrov gli avrebbero fornito munizioni, ma non abbastanza (e comunque le fonti non sono certe, ndr.). Il confronto tra Wagner e lo Stato maggiore avviene a distanza: questo perchè Putin non vuole che la cosa sia resa publica in quanto potrebbe infangare l'esercito russo e l'onore dello zar. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino