Putin, feci e urine raccolte dagli agenti servizi segreti in viaggi all'estero per non «lasciare tracce»

Lo rivela Paris Match secondo cui sarebbe successo anche durante una visita in Francia a Macron nel 2017

Putin, feci e urine raccolte dai agenti servizi segreti in viaggi all'estero per non «lasciare tracce»
La salute di Vladimir Putin è un importante segreto di Stato: tanto che, fra la scorta che accompagna il presidente russo all'estero, ci sarebbe una persona incaricata...

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La salute di Vladimir Putin è un importante segreto di Stato: tanto che, fra la scorta che accompagna il presidente russo all'estero, ci sarebbe una persona incaricata di "raccogliere" in una valigia i suoi escrementi corporei e portarli a Mosca perché non vengano lasciate tracce che possano dare indicazioni sul suo stato di salute. Fantascienza? Non secondo 'Paris Match' che, in un articolo ripreso da molti siti ucraini tra cui Ukrainiska Pravda, rivela particolari di cui ancora nessuno aveva parlato.

 

12 giugno, la nuova data simbolo per la Russia che vuole il «controllo totale». Perché è così importante per Putin?

 

Secondo il tabloid, nelle "risultanze corpore" del presidente della Federazione Russa «si celano informazioni importanti…per l'avvenire del mondo», tanto da spingere il suo staff a "camuffare" eventuali tracce. Secondo Paris Match, la prima volta in cui si sarebbe sentito parlare di questa "pratica" è stato nell'ottobre del 2019, dopo la visita di Putin in Arabia Saudita. Secondo quanto appreso da fonti indirette, la delicata missione si sarebbe stata svolta sotto il controllo di Fsb, il servizio di sicurezza federale russo incaricato della sicurezza delle istituzioni russe.

 

 

Un agente, secondo quanto riportato, avrebbe dovuto «posare gli escrementi di Putin in una borsetta apposita affinché non rimanesse alcuna traccia e portarli in Russia in una valigia speciale». Secondo quanto riporta il periodico francese, questa procedura si sarebbe verificata anche durante la sua visita in Francia il 29 maggio del 2017, giorno in cui Emmanuel Macron aveva ricevuto il suo omologo russo a Versailles.

 

 

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Il Gazzettino