Francia, preparava attentato per uccidere Macron: giovane arrestato

Francia, preparava attentato per uccidere Macron: giovane arrestato
Voleva uccidere il presidente francese Emmanuel Macron il 14 luglio, durante la parata per la festa nazionale. Non solo: si presentava come un «nazionalista», con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Voleva uccidere il presidente francese Emmanuel Macron il 14 luglio, durante la parata per la festa nazionale. Non solo: si presentava come un «nazionalista», con dichiarazioni contro i neri, gli arabi, gli ebrei e gli omosessuali. L'uomo, 23 anni, di Argenteuil, nella Val d'Oise, alla periferia di Parigi, è stato fermato sabato con l'accusa di «azione terroristica individuale». Ad allertare le autorità è stata una segnalazione su internet. Durante una conversazione su un sito di videogiochi, l'uomo ha scritto che cercava di procurarsi un fucile kalashnikov per commettere un attentato, secondo quanto riferisce l'emittente francese Rmc. Le dichiarazioni sono state segnalate alla piattaforma internet ad hoc, messa a punto dal governo francese (internet-signalement.gouv.fr.). Quando la polizia è arrivata a casa dell'uomo per interrogarlo, mercoledì scorso, ha trovato nella sua auto tre coltelli da cucina e dal suo computer è risultato che erano state fatte ricerche su internet riguardanti potenziali bersagli. Tutto ciò ha portato la polizia ad affidare il caso alla direzione antiterrorismo della polizia giudiziaria. Il 23enne, descritto come «gravitante intorno agli ambienti di estrema destra», oltre che «psicologicamente instabile», era stato già condannato l'anno scorso a tre anni di carcere, ridotti a 18 mesi con la condizionale in libertà vigilata per incitamento all'odio razziale e apologia di terrorismo per aver propagandato le gesta di Anders Behring Breivik, l'autore dell'attentato del 22 luglio 2011 in Norvegia, che provocò 77 morti.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino