Prende una medicina per la depressione ma resta sfregiata, 26enne cita in giudizio la casa farmaceutica

Prende una medicina per la depressione ma resta sfregiata, 26enne cita in giudizio la casa farmaceutica
Soffriva di bipolarismo e aveva deciso di curarsi, così il suo medico le ha prescritto un farmaco per la sua patologia, ma le conseguenze sono state devastanti. Khaliah...

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Soffriva di bipolarismo e aveva deciso di curarsi, così il suo medico le ha prescritto un farmaco per la sua patologia, ma le conseguenze sono state devastanti. Khaliah Shaw, 26enne americana, studentessa del Georgia College, nel 2014 ha iniziato a prendere la Lamotrigina, un farmaco utilizzato anche per il trattamento dell'epilessia, commercializzato come Lamictal negli Stati Uniti, ma dopo qualche giorno il suo corpo è stato massacrato dalla medicina.




Khaliah ha iniziato a notare dele bolle sul suo corpo: «Erano molto dolorose, mi sentivo il corpo in fiamme», ha raccontato al Daily Mail la studentessa a cui è stata diagnosticata la sindrome di Stevens-Johnson, un disturbo della pelle rarissimo che si verifica in genere con una reazione a qualche particolare farmaco o per un dosaggio errato. Per 5 settimane è rimasta in coma farmacologico, ma la pelle ha inziato a cadere dal suo corpo, così come le unghie. Purtroppo la sua pelle è rimasta sfregiata e i medici non sono ancora riusciti a trovare una soluzione al suo problema.

Oggi la 26enne ha deciso di denunciare  il gigante farmaceutico britannico GlaxoSmithKline per aver messo in vendita il medicinale “senza avvisare dei rischi potenziali”, riferendo di voler richiedere più di 3,45 milioni di dollari. Non è la prima volta che la casa farmaceutica viene citata in tribunale e costretta a risarcimenti record, e Khaliah è decisa a battersi fino alla fine.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino