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In seguito alla caduta dei frammenti di un missile di produzione russa abbattuto dalla difesa aerea di Kiev a Przewodow, in Polonia, lo scorso 15 novembre (l’incidente militare ha causato la morte di due persone), il ministro della Difesa tedesca Christine Lambrecht ha offerto il proprio sostegno al governo polacco proponendo l’invio a Varsavia del sistema antimissile Patriot e degli aerei da caccia Eurofighter.
Obiettivo: rafforzare la difesa del confine orientale. La proposta, inizialmente è stata accolta «con soddisfazione» dal ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak e dal capo dello Stato polacco, Andrzej Duda, e definita come «un importante gesto di un paese alleato». In seguito però agli ultimi attacchi missilistici russi su Kiev e altre città ucraine, la Polonia ha rinunciato al sistema Patriot che gli è stato offerto dalla Germania. Il ministro Blaszczak ha proposto a Berlino di inviarli in Ucraina. È quanto rende noto l'agenzia polacca Pap.
Le preoccupazioni circa il coinvolgimento della Nato nella guerra
Come spiega Euronews, Varsavia avrebbe espresso le proprie preoccupazioni riguardo il fatto che una tale mossa potrebbe causare un’escalation del coinvolgimento della Nato nella guerra in Ucraina.
Ucraina al buio, senza acqua e riscaldamento
Intanto, in Ucraina, come ha denunciato al Consiglio di Sicurezza dell'Onu il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «con le temperature sotto zero, milioni di persone sono senza riscaldamento, luce, acqua. Questo è un chiaro crimine contro l'umanità». Non si arrestano quindi i bombardamenti russi alle infrastrutture energetiche ucraine. A Kiev il 70 per cento delle abitazioni non ha più la corrente elettrica, manca il riscaldamento e ci sono problemi con l’approvvigionamento di acqua.
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Il Gazzettino