LONDRA La Brexit inizia a far davvero paura agli inglesi, in questo momento a preoccupare è soprattutto un mancato accordo con l’Unione Europea. «Se non si...
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Ma forse visti gli ultimi fatti, non hanno tutti i torti. Proprio oggi c’è stato un botta e risposta al Question Time alla Camera dei Comuni fra Theresa May e Jeremy Corbyn sulle prospettive di ratifica dell’accordo sottoscritto dal governo con Bruxelles l’11 dicembre. «È chiaro che non sarà approvato da questo Parlamento», ha tuonato Corbyn, criticandone i contenuti, bollando l’attuale esecutivo come «il più caotico» della storia recente e sfidando May ad accettare la necessità di discutere di «un piano alternativo» da sottoporre all’Ue in grado di raccogliere i voti della maggioranza dei deputati di Westminster. «L’alternativa a questo accordo sarebbe il caos» o «il tradimento dei pochi contro i molti» rispetto alla volontà degli elettori espressa dall’esito pro Brexit del referendum del 2016, ha replicato la premier conservatrice, accusando Corbyn e il suo cancelliere dello Scacchiere ombra di essere «il vero pericolo». Ed è proprio questo malumore a far crescere la paura tra i cittadini.
Nevine, come riportato dal The Mirror (con foto Swns.com), ha raccontato di aver iniziato a comprare più cibo e frutta secca, prodotti che durano nel tempo, oltre a cibo per gli animali «per paura». La lista della spesa ogni giorno si allunga di più: include anche semi per poter coltivare il proprio cibo nel suo giardino e attrezzature per purificare l’acqua piovana. Hanno anche piazzato pannelli solari sul tetto e un serbatoio di acqua da 290 litri, poiché temono che anche l’energia potrebbe essere a corto di rifornimento una volta che la Gran Bretagna uscirà dall’Ue.
«Stiamo accumulando anche medicine - prosegue Nevine - quelle che abitualmente usiamo di più». La coppia, che vive a Illogan, in Cornovaglia, con i suoi tre figli Oliver, 18, Ethan, 13 e Paige, 5, ha insistito spiegando che «non si trattava di lussi, ma è una questione di sopravvivenza». Lei, ex ostetrica, ha raccontato: «I risultati di una Brexit senza accordo sarebbero catastrofici in termini di approvvigionamenti nel Paese, ne siamo convinti ecco perché ci stiamo organizzando. Ma non siamo i soli». «Abbiamo iniziato a comprare più cose di quelle che normalmente compriamo - spiegano - poi man mano che passavano i giorni e le notizie rimbalzavano abbiamo aumentato le scorte. Ora quando facciamo shopping compriamo fagioli, riso, tonno per oggi e per i mesi a seguire: praticamente facciamo la spesa di tutti i giorni, ma anche quella per il futuro. Per ora ne abbiamo abbastanza per almeno quattro, cinque mesi. Ma puntiamo ad aumentare il periodo». E aggiungono: «Non stiamo esagerando, la paura c’è. Nessun accordo Brexit sembra ormai fattibile, stiamo aspettando di vedere cosa accadrà. Noi intanto siamo pronti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino