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Che fine ha fatto Diary Sow? L'allarme è scattato a Parigi il 7 gennaio, e da due giorni le foto di questa ventenne bellissima, bravissima, «orgoglio del Senegal», come le ha scritto una volta il suo presidente Macky Sall, tappezzano i muri del quinto arrondissement, dove studia nella classe dei migliori di Francia, e quelli vicino alla place d'Italie, dove vive in una residenza studentesca. Dal 3 gennaio, più nessuna notizia di Diary. Il 4 non si è presentata in classe: è al secondo anno della prestigiosa Classe Préparatoire di Louis Le Grand. È tra i quaranta della sezione dei migliori, quella detta étoilée, stellata, specializzazione in fisica-chimica-matematica, obiettivo, passare uno dei due concorsi reali: Ecole Normale Supérieure o Politechnique. Ma Diary è scomparsa nel nulla. Lei che non aveva mai fatto un'assenza.
CASO DIPLOMATICO
Il giallo è diventato un caso diplomatico: è stato l'ambasciatore del Senegal a sporgere denuncia, su richiesta del presidente Sall: «Dobbiamo ritrovarla». In patria, Diary è un'eroina. Di famiglia modesta, originaria di Malicounda, cento chilometri a sud di Dakar, ha studiato in uno dei migliori licei di Dakar, è stata eletta Miss Scienza nel 2017 prima di vincere, per due anni di seguito, il concorso che incorona il miglior studente del Senegal (quasi sempre un maschio). La cerimonia era stata trasmessa dalla tv pubblica, ad applaudirla c'era anche il presidente. Il ministro delle Infrastrutture Serigne Mbaye Thiam l'ha presa sotto la sua protezione, si considera un suo padrino, e lei è riuscita ad entrare nel vivaio dell'élite francese a Parigi, dove si mantiene grazie a una borsa di studio. «Puntuale, riservata, attentissima, quando non l'abbiamo vista in classe ci siamo preoccupati subito» dicono a Louis-le-Grand.
Ma Diary era sparita già da un paio di giorni, aveva smesso di rispondere al telefono, nessun cenno ai messaggi di auguri degli amici.
IL VISO DI UN ANGELO
Un anno fa Diary ha pubblicato il suo primo un romanzo, Sous le visage d'un ange (dietro il viso di un angelo) per le edizioni dell'Harmattan. Un prodigio in matematica e fisica, ma anche un'appassionata di letteratura. «Con la scrittura riesco a esprimermi meglio che con la parola» ha detto in un'intervista. Discreta, concentrata sugli studi: «studia sempre fino a tardi e partecipa poco alle serate tra studenti», raccontava ieri ai giornali una sua vicina di stanza. Quest'estate Diary ha perso il padre, cui era molto legata. Forse ipotizza qualcuno - si è solo stancata di essere la senegalese perfetta, come aveva definito la protagonista del suo romanzo, Allyn: una ragazza con una feroce voglia di vivere, vittima di tradizioni che possono diventare prigione e abuso, che si ribella al suo destino. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino