Paraguay, bimbo di 3 anni fa i bisogni a letto: il patrigno gli brucia i genitali sul fuoco

Voleva punirlo affidandosi a un'agghiacciante credenza popolare che impone di passare i bambini sul fuoco per impedire loro di continuare a fare i bisogni a letto. È...

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Voleva punirlo affidandosi a un'agghiacciante credenza popolare che impone di passare i bambini sul fuoco per impedire loro di continuare a fare i bisogni a letto. È successo a Limpio, cittadina del dipartimento centrale del Paraguay, non molto lontana dalla capitale Asuncion: è stato lì, in un quartiere povero con baracche fatiscenti, che un bimbo di 3 anni è stato sottoposto alla tortura per mano del patrigno 20enne.

 

Sabato pomeriggio alcuni vicini sono stati attirati dalle urla disperate del piccolo: quando sono arrivati l'uomo lo teneva per le braccia e continuava a passarlo attraverso le fiamme. Un uomo che non abita molto lontano dalla casa degli orrori ha tirato fuori dalla tasca il cellulare e ha iniziato a filmare la scena, sperando potesse essere l'unico modo per incastrare il patrigno. Alla polizia il testimone ha raccontato di essere stato troppo spaventato per intervenire, ma non voleva che quelle grida disperate d'aiuto rimanessero inascoltate. Il video della punizione è stato pubblicato on line e le immagini raccapriccianti hanno fatto ben presto il giro del mondo, scatenando l'indignazione e la rabbia sul web.


Intanto la polizia, dopo aver ricevuto una denuncia per maltrattamenti da alcune persone che avevano assistito, sono intervenute e hanno arrestato l'uomo, che adesso si trova nel carcere di Emboscada. Agli agenti ha detto di essersi affidato ai consigli della nonna: secondo una credenza popolare, infatti, bruciare le parti intime dei bambini li indurrebbe a non fare più i bisogni a letto. Seguendo questo dettame, quando la mattina ha trovato il letto del piccolo sporco di feci, ha eseguito la punizione. «Dopo aver confessato si è rifiutato di aggiungere altro - ha detto il vice commissario Odilio Larrea - Ha solo detto di non aver fatto nulla di male». La polizia adesso sta indagando per capire se il piccolo avesse già subito maltrattamenti in passato: per adesso si trova all'ospedale Pediatrico di Acosta Nu con ustioni di primo grado ai genitali.   Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino