Ha ragione il Papa: ci sono gesti che parlano più delle immagini e delle parole. Sotto un tendone bianco, davanti a un altare sgangherato e poche cose di pregio si è...
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Ci sono i volontari con giubbotti azzurri perchè fa freddo e tira vento, i volti dei presenti sembrano fortemente impressionati, c'è chi piange.
Papa Francesco ha poi lavato i piedi a dodici rifugiati, alcuni dei quali musulmani. C'erano anche due donne tra loro, in lacrime per la commozione. Giovani dal volto segnato, gli occhi profondi, e la speranza di ricostruire qualcosa. «Ognuno di voi ha una storia diversa ma un cuore aperto e vuole la fratellanza». Alla fine della messa Francesco ha salutato uno per uno i profughi, regalando loro tante uova di Pasqua e aiuti concreti per i loro bisogni più stretti. Infine ha salutato gli imam presenti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino