Un tribunale amministrativo tedesco, a Osnabrueck, ha respinto il ricorso di una giovane tedesca musulmana che voleva poter insegnare in una scuola serale portando il niqab, il...
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La giovane, di 18 anni e originaria di uno Stato della ex-Jugoslavia, non si è presentata all'udienza a causa dell'attenzione dei media resa forte da un dibattito in corso nel paese in queste settimane sul diritto o meno di portare il burqa. Un'indicazione l'aveva data la cancelliera giovedì parlando di burqa o niqab quale ostacolo all'integrazione delle donne musulmane nella società tedesca. Il giorno dopo gli otto ministri dell'Interno regionali del suo partito cristiano demcoratico e sociale (Cdu-Csu), in una «dichiarazione di Berlino» sulla sicurezza avevano dichiarato che «l'occultamento totale» del volto «inficia la coesione della società» e, «nel servizio pubblico» come scuole, università, tribunali, è «inaccettabile». I ministri hanno chiesto il bando del burqa (ma in Germania si vedono solo alcuni «niqab») anche in «controlli dei passaporti», uffici anagrafe, dimostrazioni e «nel traffico stradale» in quanto la visuale ridotta causata della fessura del velo può essere «un pericolo per gli altri».
Il ministro dell'Interno federale Thomas de Maiziere ha ricordato che le richieste della dichiarazione di Berlino devono essere tradotte in norme dalle autorità competeneti (ministeri federali e regionali).
Il Gazzettino