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L’ex segretaria di un campo di concentramento nazista, imputata in uno degli ultimi processi sul nazismo in Germania, è stata protagonista di un colpo di scena spettacolare al tribunale regionale di Itzehoe, nello Schleswig-Holstein, vicino Amburgo, dove avrebbe dovuto rispondere ieri dell’accusa di complicità in oltre 11.000 omicidi nel Lager di Stutthof presso Danzica, in Polonia. La donna, Irmgard Furchner, ex dattilografa e segretaria del comando del campo di concentramento, che ha oggi 96 anni, non si è presentata all’udienza ed è fuggita con un taxi in direzione di Amburgo. Qualche ora dopo la polizia l’ha rintracciata e fermata, secondo quanto reso noto dalla portavoce del tribunale, Frederike Milhoffer. In giornata sarebbe stata portata davanti alla sezione penale del tribunale che dovrà decidere se procedere all’arresto o soprassedere data la sua età. Un medico dovrà accertare se le sue condizioni sono compatibili con la detenzione.
IL RINVIO
Il processo è stato aggiornato al 19 ottobre. «Posso confermare che l’imputata è stata ritrovata, un medico stabilirà se può essere detenuta e la corte deciderà se il mandato di arresto può essere eseguito o le sarà risparmiato», ha detto la portavoce dopo la fuga rocambolesca e il ritrovamento della donna.
LE DONNE EBREE
Secondo il memoriale israeliano di Yad Vashem vi venivano deportate in prevalenza donne ebree dai Lager di lavoro nel Baltico e da Auschwitz. Le condizioni di detenzione erano terribili e simili a quelle dei campi di sterminio: i detenuti morivano di malattie, maltrattamenti, ma anche tramite fucilazioni, impiccagioni, camera a gas e iniezioni di fenolo al cuore. Trattandosi di uno degli ultimi a ex responsabili e complici dei crimini nazisti, iI processo ha catalizzato molta attenzione di media e opinione pubblica e all’udienza di ieri nell’aula del tribunale ubicato nella sede dell’Industria c’erano oltre 50 fra giornalisti e pubblico, più 12 rappresentanti dei 30 avvocati di parte civile, della difesa, e collaboratori vari. Nel primo giorno del processo sarebbe stata data solo lettura dei capi di accusa.
LA CONFERMA
La portavoce Milhoffer ha confermato che prima dell’inizio del processo la 96/enne aveva indirizzato al tribunale una lettera in cui annunciava che non si sarebbe presentata in aula. Il giudice competente le aveva risposto informandola delle misure che sarebbero state prese in caso di non comparizione. «Contro una imputata assente non può notoriamente svolgersi un’udienza», ha detto il presidente del collegio dei giudici, Dominik Groß, una ventina di minuti prima dell’inizio dell’udienza: «L’imputata è fuggita, nei suoi confronti è stato emesso un mandato di arresto». Processo rinviato. L’avvocato della difesa, Wolf Molkentin, era in aula ma non ha rilasciato dichiarazioni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino