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Se speravano che bastasse consegnare i colpevoli legati mani e piedi, accompagnandoli con una lettera di scuse, i narcos messicani si sbagliano di grosso. Negli Stati Uniti sta prendendo forza la voglia di punire i cartelli oltreconfine che hanno ucciso due cittadini americani e ferito un terzo, dopo che questi si erano recati in Messico per un intervento chirurgico. Alcuni esponenti politici repubblicani chiedono che i narcos siano elencati nella lista dei gruppi terroristi, per applicare contro di loro maniere forti, magari anche bombardamenti.
I FATTI
La rabbia americana è scattata quando lo scorso venerdì 3 marzo un gruppo di quattro cittadini statunitensi è stato attaccato poco dopo aver attraversato la frontiera. Da quanto gli inquirenti messicani credono, gli uomini del Cartello del Golfo hanno scambiato i quattro, tutti afro-americani, a bordo di un van bianco con la targa della Carolina del sud, per membri di un gruppo clandestino di trafficanti di origine haitiana. Li hanno fermati, e li hanno sventagliati di pallottole che hanno ucciso sia due degli americani che una signora locale che si trovava lì accanto. Hanno ferito un terzo, che hanno preso ostaggio insieme alla quarta persona, una donna, Latavia McGee. La mobilitazione delle forze messicane e americane è stata immediata e gigantesca, con l’Fbi che ha offerto 50 mila dollari di taglia e lo stesso ministro della Giustizia Merrick Garland che ha promesso «giustizia implacabile» contro i colpevoli.
SANITÀ A BUON MERCATO
Negli ultimi decenni, una media di un milione di americani all’anno ha preso l’abitudine di recarsi nel Paese confinante per cercarvi farmaci e assistenza medica, molto più economici che negli Usa. Con la sentenza della Corte Suprema che ha negato il diritto costituzionale all’aborto, adesso si recano in Messico anche molte donne che vogliono comprarvi la pillola abortiva, non più disponibile negli Stati repubblicani, proprio quelli al confine meridionale cioè, come il Texas. I quattro amici della Carolina del sud erano andati, hanno spiegato i parenti, perché una di loro, Latavia, voleva ottenere un addominoplastica. Gli altri, Shaheed Woodward, Eric Williams e Zindell Brown, si erano aggregati con l’idea di passare qualche giorno di vacanza. Woodward doveva compiere 34 anni e pensava di festeggiare così il suo compleanno. Gli inquirenti tuttavia ammettono di avere ancora dei dubbi sulla meccanica e le cause dell’attacco. Nei primi giorni dopo che il video della sparatoria e della cattura degli ostaggi era circolato si era sospettato che i quattro fossero effettivamente in Messico per trafficare droga, dopotutto Woodward è stato condannato cinque volte tra il 2007 e il 2016 per droga, quasi tutti reati minori, e Brown è stato condannato due volte nel 2015 per possesso di piccole quantità di marijuana. E ancora ieri sera, secondo la Cnn, gli inquirenti continuavano a dirsi «molto confusi sulle cause dell’attacco».
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