Miriam, uccisa a coltellate in un parco: arrestato il fidanzato della sua migliore amica

Miriam, uccisa a coltellate in un parco: arrestato il fidanzato della sua migliore amica
Dopo oltre sette mesi di lunghe e complesse indagini, è arrivata una svolta nell'omicidio di una ragazza di 25 anni, massacrata con 24 coltellate mentre si trovava in...

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Dopo oltre sette mesi di lunghe e complesse indagini, è arrivata una svolta nell'omicidio di una ragazza di 25 anni, massacrata con 24 coltellate mentre si trovava in un parco per una passeggiata con quattro cani. Miriam Vallejo, questo il nome della ragazza, era stata trovata morta nello scorso gennaio in un parco di Meco, cittadina in provincia di Madrid ma situata sul confine con quella di Guadalajara.




Come riporta 20minutos.es, la Guardia Civil ha arrestato un 29enne, Sergio S.M., fidanzato di Celia, la migliore amica e coinquilina di Miriam. L'uomo, un addetto alla manutenzione in un'azienda che ricicla batterie ed esperto pescatore, con alcuni canali social, per qualche mese aveva vissuto con la fidanzata, condividendo quindi casa con la vittima. Dopo l'omicidio, Sergio e Celia si erano lasciati e lui era tornato a vivere dai genitori, residenti a Azuqueca de Henares (Guadalajara), dove gli agenti lo hanno arrestato.

Gli inquirenti avevano cercato di scoprire tutte le possibili relazioni di Miriam, scandagliando a fondo la sua attività sui social. I sospetti, però, si erano concentrati sulle persone più vicine alla ragazza: agli investigatori, infatti, appariva improbabile che i quattro cani (tre di Miriam e uno della coinquilina Celia) non l'avessero difesa dall'aggressore, che probabilmente era una persona familiare per gli animali. In un primo momento, gli inquirenti avevano sospettato soprattutto di Celia, forse in preda ad un raptus di gelosia. La ragazza era stata indagata e poi scagionata, mentre il fidanzato si era difeso dicendo di aver giocato ad una consolle nel periodo di tempo in cui era avvenuto l'omicidio: in quei minuti, in effetti, il ragazzo era risultato online, ma analisi più approfondite avevano dimostrato che l'account del giovane, anche se in linea, era rimasto inattivo per almeno dieci minuti.


Le indagini si erano quindi concentrate su alcuni giovani che Miriam frequentava, tra amici e colleghi: il dna, però, non coincideva con quello dell'assassino, rinvenuto dalla scientifica nel luogo dell'omicidio. Tranne che per Sergio S.M., incastrato proprio così: per lui sono scattate le manette. E mentre la famiglia di Miriam ha scelto il silenzio, senza commentare la notizia dell'arresto, un'amica comune della ragazza e del 29enne arrestato non è riuscita a trattenersi: «Prima ha ucciso Miriam, poi come se niente fosse è andato sia alla camera ardente che al funerale, rischiando anche di far andare di mezzo l'ex fidanzata, che era innocente. Un essere spregevole, senza vergogna». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino