«L'immagine straziante del piccolo Aylan confligge con i valori dell'Europa e con il senso stesso di umanità». Lo sottolinea il presidente della Repubblica Sergio...
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Il Capo dello Stato evidenzia anche che «la commozione, alle volte, perfora la corazza dell'indifferenza. Ma siamo lontani dalla percezione del carattere epocale della dimensione del fenomeno migratorio. È ancora lunga la strada di politiche comuni, di risposte all'altezza di questa sfida: lo spettro che compare a volte in Europa è L'Europa della paura, dei muri dei veti è l'Europa che in fondo insegue e, così facendo, alimenta nazionalismi e populismi».
In un passaggio successivo del suo intervento Mattarella sottolinea che «è necessario alzare lo sguardo: occorre connettere politiche serie e lungimiranti, che affrontino le cause immediate e quelle remote all'origine dei fenomeni migratori, che rendono gestibili i flussi, possibile l'integrazione di chi cerca e trova lavoro, che rendono più sicure le nostre città». Il presidente della Repubblica ricorda che «il mondo è in movimento sulle gambe di milioni di uomini, di bambini, un esercito inerme, in marcia alla ricerca della propria salvezza. Cosa possiamo opporre alle loro ragioni? Sono loro, che fuggono dalla violenza e dalla morte, il nostro nemico? O il nemico piuttosto va visto nelle guerre e nel terrorismo?», si chiede Mattarella. Per cui «dobbiamo prosciugare i giacimenti di odio, promuovere cooperazione, dimostrare - afferma il Capo dello Stato - che le democrazie sono più credibili, più attraenti perchè offrono opportunità di vita, di sviluppo, di tutela dei diritti anzichè morte e distruzione».
«La logica dell'emergenza rende l'Europa più debole. Le crisi non devono paralizzarci. L'Europa si è fatta nelle crisi ed è attraverso le crisi che statisti illuminati hanno saputo perseguire obiettivi di crescita. Dalle crisi non si esce con le ricette del passato». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un videomessaggio.
«Al centro dei lavori è stata posta l'agenda per l'Europa - afferma Mattarella rivolgendosi, in videoconferenza, ai partecipanti del Forum Ambrosetti -.
Superare l'accordo di Dublino. «Servono regole comuni sul diritto d'asilo per superare con regole nuove e condivise l'accordo di Dublino». Lo indica il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento in videoconferenza al forum Ambrosetti.
«È un'illusione immaginare che sospendere le regole di Schengen, o dare vita a un loro ambito di serie A o di serie B, possa garantire ad una parte d'Europa la sicurezza se è minacciata», ha proseguito Mattarella. «Il tentativo di chiusura delle proprie frontiere - ha ripreso - si sta rilevando, come era inevitabile, illusorio, a fronte delle dimensioni dei frutti migratori. Si tratta di un fenomeno di portata inedita con la prospettiva di flussi sempre più imponenti senza adeguate risposte strategiche. Ed è per questo che alcuni paesi fondatori in questi giorni hanno richiamato l'intera Unione ad assumere un'azione comune ed efficace». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino