«L'Italia fin dal primo giorno fa tutto ciò che può fare sulla crisi migratoria. L'Italia ha salvato e salva l'onore dell'Europa». Lo ha...
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«Di fronte alle conseguenze del flusso migratorio, il Consiglio - ha ricordato Juncker - ha preso una decisione a maggioranza qualificata, ma c'è un certo numero di Paesi membri che non accetta questa decisione: se l'Europa comincia a non rispettare le norme giuridiche in questo campo, noi saremo perduti». «Vorrei che un certo numero di Stati membri capisse: qui si tratta di mettere in pratica, e tradurre in legge, l'idea che abbiamo dell'Europa e dell'uomo. Non si può dire, "noi non facciamo entrare nel nostro territorio uomini e donne di colore, e che non sono cattolici". Ebbene, questo non è ciò che appartiene alla natura vera dell'Europa», ha aggiunto Juncker.
«Negozieremo in assoluta lealtà con i nostri amici britannici, ma non è l'Ue che abbandonato il Regno Unito ma è il Regno Unito che lascia l'Ue ed è in questo che sta la differenza ed è questa differenza che si farà sentire nei prossimi anni», ha poi sottolineato il presidente della Commissione europea che tuttavia ha aggiunto: «A volte ci sono debolezze dell'Ue che spiegano in parte l'esito del referendum del Regno Unito».
Juncker, che è lussemburghese, aveva esordito con una battuta: «Mi esprimerò in francese, l'inglese sta perdendo importanza in Europa», ha detto scherzando. «Poi - ha aggiunto il presidente - la Francia ha le elezioni domenica prossima e vorrei che capissero quello che dirò sull'Europa e le nazioni».
«Si parla di errori e mancanze e non si parla mai di successi dell'Europa, che invece sono impressionanti. Chi non sa apprezzare i successi dell'Europa sono gli europei. Più vi allontanate dall'Europa e maggiore è l'entusiasmo», ha continuato Juncker.
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Il Gazzettino