Sono ripresi i lavori di demolizione di una parte delle baracche della «giungla» di Calais, dove risiedono migliaia di richiedenti asilo che attendono di attraversare...
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Il ministro «riafferma la determinazione del governo a mettere al riparo i migranti, in particolare nella zona sud dell'accampamento in conformità alla decisione del tribunale amministrativo», che il 25 febbraio ha respinto i ricorsi contro lo sgombero.
Situazione esplisiva Grecia-Macedonia. Resta esplosiva e estremamente critica la situazione al confine fra Macedonia e Grecia. La Macedonia, all'indomani dei violenti scontri fra migranti e polizia, ha rafforzato la sicurezza alla frontiera inviando un ulteriore contingente di 700 uomini, un battaglione di fanteria e un reparto di polizia attrezzato con veicoli blindati. Le ultime notizie parlano di circa 10 mila migranti e profughi accampati a Idomeni, in territorio Greco, in attesa di poter passare in Macedonia e poter proseguire il viaggio lungo la rotta balcanica. Le autorità di Skopje fanno passare con il contagocce, molto meno dell'annunciata quota di 580, sostenendo di attenersi a quanto avviene alle frontiera degli altri Paesi della rotta balcanica. La situazione resta molto tesa, l'emergenza umanitaria si aggrava e la rabbia dei migranti potrebbe nuovamente esplodere in qualsiasi momento.
Anche oggi alcune centinaia di migranti esasperati dall'attesa hanno assaltato e sfondato un tratto di recinzione di filo spinato, con la polizia macedone che ha reagito con gas lacrimogeni e bombe assordanti, la tensione è sempre palpabile e non si vede una via d'uscita per le migliaia di persone sempre accampate a Idomeni, l'ultimo avamposto di confine in territorio greco. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino