Gran Bretagna, basta con James Bond: la super-spia dell'MI6 sarà un nerd

Gran Bretagna, basta con James Bond: la super-spia dell'MI6 sarà un nerd
Più Alan Turing, meno James Bond: i servizi segreti di Sua Maestà si adeguano ai tempi, accantonando (se mai esistito) il glamour patinato affidato...

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Più Alan Turing, meno James Bond: i servizi segreti di Sua Maestà si adeguano ai tempi, accantonando (se mai esistito) il glamour patinato affidato all'agiografia cinematografica dell'agente in Aston Martin che beve Martini, per lanciarsi piuttosto alla ricerca di esperti in tecnologie computerizzate, di 'nerd' da tastiera, ritenuti funzionali sul fronte emergente del cyber-terrorismo o della cyber-guerra. L'MI6, l'intelligence estera britannica, cerca dunque geni dell'algoritmo, dal talento simile a quello di Turing, celebre matematico inglese capace di decrittare i messaggi militari nazisti codificati durante la Seconda guerra mondiale da macchine come Enigma. O di figure ingegnose come l'immaginario Q, personaggio di contorno della saga di 007 citato esplicitamente in un raro tweet dal capo attuale del servizio, Richard Moore, per spiegare la nuova strategia.

«Cerchiamo il nuovo Q» - ha fatto sapere Moore -. Se vuoi servire la tua nazione collaborando con l'MI6, per sviluppare la tecnologia operativa del futuro, dai uno sguardo qui». Di seguito, l'annuncio di lavoro, riservato essenzialmente ad informatici ad alta qualificazione che potranno aiutare lo spionaggio contro «gli avversari più difficili». «L'MI6 ha bisogno di essere all'avanguardia della tecnologia per restare al passo coi tempi - si legge nell'illustrazione delle competenze richieste al candidato -. Come Q, sarai responsabile di crearle e adattarle in maniera funzionale alle missioni. Dovrai far sì che le tecnologie distruttive, da minacce per le nostre operazioni, si trasformino in opportunità». Alle spie del domani viene quindi chiesto un profilo professionale diverso, pur senza rinunciare alla caratteristica essenziale di ogni agente che si rispetti: la massima discrezione. Come puntualizzato del resto - con un tocco di umorismo inglese - a fine bando: »Il candidato prescelto non verrà annunciato pubblicamente.

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Il Gazzettino