Coronavirus, assalto alle mascherine: rapinatori ne rubano 100mila per rivenderle a prezzo maggiorato

Coronavirus, assalto alle mascherine: rapinatori ne rubano 100mila per rivenderle a prezzo maggiorato
In questo periodo di emergenza per la pandemia coronavirus non poteva mancare la criminalità che tenta di mettere le mani sui materiali più ambiti, ovvero le...

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In questo periodo di emergenza per la pandemia coronavirus non poteva mancare la criminalità che tenta di mettere le mani sui materiali più ambiti, ovvero le mascherine mediche: un gruppo di rapinatori armati è finito in manette a Kiev dopo aver tentato di rubare un carico di 100mila mascherine.


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Secondo quanto racconta il quotidiano britannico Independent, i cinque avrebbero concordato di comprare le mascherine sul mercato nero, ma quando hanno incontrato l'intermediario (che secondo le autorità aveva comprato tutte le mascherine dai fornitori, rendendole introvabili) si sono presentati fingendo di essere poliziotti e di volerle sequestrare. Al suo rifiuto, hanno tirato fuori le pistole e si sono appropriati dei kit protettivi, del valore di mercato di almeno un milione di dollari, caricandoli su un furgone.

Secondo la polizia ucraina la loro intenzione era di rivendere le mascherine ad un prezzo ancora più alto, per speculare sull'emergenza sanitaria in corso. I cinque rapinatori, di età compresa tra i 26 e i 42 anni, rischiano 10 anni di carcere. In Ucraina il virus non ha ancora colpito duramente il Paese, ma le autorità sono ricorse a restrizioni simili a quelle italiane per paura che il contagio si diffonda e che il sistema sanitario, già non di primo livello, rischi di collassare. Le chiese, i negozi e la maggior parte dei luoghi pubblici sono stati chiusi per effetto delle decisioni del presidente Zelensky, scrive l'Independent. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino