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Il tema è "Disegna il tuo sogno", l'obiettivo, "la fraternità mondiale", ma per i 43 mila scout riuniti da martedì a SaeManGeum, sulle rive del Mar Giallo, in Corea del Sud, per il tradizionale World Scout Jamboree, l'incubo è soprattutto il caldo. Negli otto chilometri quadrati di terreno zero alberi, molta polvere - dove si trovano le tende che ospitano i partecipanti ragazzi tra i 14 e i 18 anni, gli italiani sono circa 1200 le temperature hanno raggiunto i 35-38 gradi con tassi di umidità altrettanto da record. Risultato: circa 600 ragazzi hanno dovuto essere soccorsi per malori, il governo centrale è intervenuto con invio di ambulanze e camion refrigerati trasformati in rifugi e distributori di acqua fresca, la delegazione britannica (la più numerosa con 4mila ragazzi) ha deciso di ritirarsi e i belgi (1250) ci stanno pensando.
LE CARENZE ORGANIZZATIVE
I media locali hanno parlato di "vergogna nazionale" per la scelta del luogo e le carenze organizzative nonostante le previsioni meteorologiche fossero molto eloquenti. Alla fine è intervenuto personalmente il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, ordinando l'invio di mezzi «speciali» tra i quali anche un numero illimitato di autobus climatizzati e anche un contingente di medici e infermieri militari.
Centinaia di giovani partecipanti sono stati presi in cura in un ospedale da campo installato sul sito, piuttosto isolato, nella provincia meridionale della Jeolla. Su Instagram e Twitter la situazione al raduno scout ha dato occasione anche a interpretazioni ironiche, paragonando la sfida ambientale che si sono trovati ad affrontare le migliaia di partecipanti al raduno alle prove di sopravvivenza che devono affrontare i protagonisti di "Squid Game", cruenta serie sudcoreana. Il World Scout Jamboree è previsto fino al 12 agosto. Nei prossimi giorni oltre al caldo, è prevista anche pioggia. «L'organizzazione coreana ci ha assicurato che sono in corso lavori di drenaggio per preparare il terreno, garantire la sicurezza di tutti i partecipanti e le buone condizioni di svolgimento di tutti gli eventi» ha fatto sapere Jan Van Reusel, portavoce degli Scout delle Fiandre, presente sul posto. «Condividiamo le preoccupazioni ha scritto su Twitter il Movimento Scout mondiale ma stiamo lavorando in stretta collaborazione con gli organizzatori e il governo coreano per garantire un jamboree sicuro, sano e divertente per tutti».
CHI HA SOFFERTO DI PIÙ
I britannici hanno comunque preferito abbandonare la spianata. Da ieri è in corso il trasferimento di tutti i ragazzi a Seul. Secondo i media locali, citati dall'Agenzia France Presse, le delegazioni che più hanno sofferto sono state quelle di Stati Uniti, Gran Bretagna, Belgio, Colombia, Polonia e Svezia. Ieri mattina a SaeManGeum si è recato in visita il premier coreano Han Duck-soo, ha assicurato che «tutto sarà fatto» per garantire lo svolgimento del raduno fino al 12 agosto. Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino