Aveva dovuto chiudere in un cassetto il sogno di diventare pilota a causa dell'epilessia. E così, sperando di provare il brivido che soltanto il volo riusciva a regalargli,...
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Christopher aveva avuto il via libera da tutti i medici. Poteva lanciarsi. L'ultima crisi epilettica si era presentata quattro anni fa e le condizioni del ragazzo erano sotto controllo. Per l'istruttore Sheldon McFarlane, 40 anni, dunque, nessuna opposizione al lancio. E così, a novembre scorso, il gruppo di Sky diver si è dato appuntamento nelle campagne vicino Perth, in Australia, per questa esperienza adrenalinica. Giunti in quota, il primo a lanciarsi nel vuoto è stato John, seguito subito dopo da Sheldon. Tutto secondo routine fino all'altezza di 2.700 metri, quando il ragazzo ha perso conoscenza e ha iniziato ad avere le convulsioni.
«Si è girato di schiena e ho visto che aveva perso i sensi – ha raccontato Sheldon – Ho pensato che stesse avendo un sovraccarico sensoriale o qualcosa del genere, ma non ne ero certo. Era in posizione fetale ma non ho capito immediatamente che era in preda alle convulsioni». Pochi secondi dopo, l'istruttore si è lanciato verso Christopher ed eseguendo una manovra di avvicinamento gli ha aperto il paracadute. I momenti di panico sono stati ripresi dalla telecamera posta sul caschetto di Sheldon: le immagini mostrano il ragazzo privo di sensi precipitare verso il suolo. Christopher ha ripreso conoscenza intorno ai 900 metri ed è riuscito ad atterrare in sicurezza. Sicuramente un'esperienza da non ripetere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino