Mali, terroristi fanno strage in un ristorante: uccise 5 persone al grido di "Allah è grande"

Mali, terroristi fanno strage in un ristorante: uccise 5 persone al grido di "Allah è grande"
Almeno cinque persone sono rimaste uccise in una sparatoria in un ristorante di Bamako, capitale del Mali. Le vittime sono tre...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Almeno cinque persone sono rimaste uccise in una sparatoria in un ristorante di Bamako, capitale del Mali.


Le vittime sono tre occidentali e due maliani, secondo quanto riporta Radio France Internationale. Ci sarebbero inoltre diversi feriti.



La sparatoria, nella quale sarebbe rimasto ucciso un cittadino francese, è avvenuta poco dopo la mezzanotte: alcuni testimoni hanno raccontato che un gruppo di persone è entrato nel locale gridando «Dio è grande» in arabo. Il presidente François Hollande ha condannato il «vile» attacco.



Secondo Rfi, due persone sospettate di aver partecipato all'assalto sono state arrestate. Secondo quanto riferisce la Bbc, inoltre, tra le vittime c'è un cittadino belga, morto per lo scoppio di una granata lanciata contro la sua auto in una strada vicina al locale. La terza vittima, di cui non si conosce la nazionalità ma, secondo testimonianze, sempre europea, è morta in ospedale.



Una delle cinque vittime dell' attentato terroristico in un ristorante di Bamako è di nazionalità belga. Lo conferma il ministero degli esteri di Bruxelles. «Condanno il terrore lurido ed ignobile che ha colpito a Bamako, i nostri pensieri vanno alle vittime qualsiasi sia la loro nazionalità» dichiara il ministro, Didier Reynders, entrando nella sede del consiglio esteri informale a Riga. «Speriamo di poter riportare la calma - aggiunge - È già abbastanza disastroso vedere che il terrorismo continua a colpire luridamente».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino