Spariscono alcuni gioielli appartenuti ad Alessandro Magno e a Fátima az-Zahra, quarta figlia di Maometto. Teatro del furto l’AC Hotel Cuzco di Madrid dove si stava...
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La Polizia Giudiziaria di Madrid parla di “appropriazione indebita” e non di una vera rapina. Solitamente la compravendita di oggetti così preziosi avviene tramite asta: la trattativa diretta con gli acquirenti è una pratica abbastanza inusuale per certi pezzi. A quanto pare, era già da diverso tempo che la società si occupava dell’operazione ma, fino a questo momento, ha soltanto visto sfumare, una dopo l’altra, le proposte.
Le telecamere dell’albergo hanno aiutato la polizia a ricostruire alcuni momenti della vicenda. Il venditore ha incontrato gli ucraini in una stanza per mostrare loro gli oggetti da collezione e valutare un accordo. I tre, poi, hanno raggiunto il proprietario del tesoretto al piano superiore per discutere l’affare (effettivamente concluso) lasciando i gioielli proprio in quella stanza. Al ritorno, però, era sparito tutto: la coppa d’oro, il cinturone e una parte di corazza risalente al IV secolo a.C. e appartenuti al condottiero, e un gioiello in oro fatto realizzare da Maometto per la figlia Fátima. Per il momento le autorità non hanno imposto il fermo né agli ucraini né ad altri sospettati; ritengono probabile l’ipotesi che i responsabili del furto abbiano agito per conto di un collezionista privato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino