Londra, naufragio Brexit: il Parlamento chiude per pioggia

Londra, naufragio Brexit: il Parlamento chiude per pioggia
Seduta sospesa a Westminster, e parlamentari rimandati a casa per più di due ore. La causa: un'infiltrazione d'acqua dal soffitto dell'aula della Camera dei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Seduta sospesa a Westminster, e parlamentari rimandati a casa per più di due ore. La causa: un'infiltrazione d'acqua dal soffitto dell'aula della Camera dei comuni.


Verso le 3 del pomeriggio (le 16 in Italia) sulla testa dei deputati ha cominciato a piovere. in quel momento era in corso un dibattito promosso da Ross Thomson, deputato del collegio di Aberdeen Sud, per discutere di una nuova tassa che entra in vigore questo mese detta "loan charge", un tributo che riguarderà 100 mila contribuenti che fino a oggi potevano beneficiare di un controverso sistema di elusione fiscale. Il dibattito è andato avanti per qualche minuto sotto l'acqua, ma alla fine si è stati costretti a fermarlo se non altro per il forte rumore delle gocce che cadendo impedivano di ascoltare gli interventi dei parlamentari.

Tutti i lavori dell'assemblea sono stati rinviati a lunedì prossimo. Questo proprio mentre il parlamento britannico sta affrontando una lunga ed estenuante serie di votazioni sulla Brexit, come quella di ieri notte in cui la Camera dei Comuni (con una maggioranza di appena un voto) ha approvato una mozione che obbliga il governo a escludere un'uscita dall'Europa senza accordo (l'ìpotesi del cosiddetto "no deal"). Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino