Libia, sale la tensione: Eni fa rientrare in Italia il personale italiano

Sale la tensione in Libia. L'Eni ha deciso di evacuare il personale italiano dopo i due giorni di scontri seguiti all'annuncio del generale Khalifa Haftar di voler...

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Sale la tensione in Libia. L'Eni ha deciso di evacuare il personale italiano dopo i due giorni di scontri seguiti all'annuncio del generale Khalifa Haftar di voler marciare su Tripoli. È quanto apprende l'Adnkronos da fonti informate, secondo cui si tratta di «una decisione precauzionale», come già avvenuto in altre occasioni.



Il personale italiano dell'Eni in Libia è presente a Tripoli, nel giacimento di Wafa, in Tripolitania, e in quello di El Feel, a sud. L'evacuazione del personale italiano della compagnia petrolifera è avvenuta in raccordo con la Farnesina. 

 
Sono 14 i morti nelle fila dell'Esercito nazionale libico dall'inizio dell'attacco lanciato due giorni fa su Tripoli dal generale Khalifa Haftar. Lo ha riferito il portavoce del Lna, Ahmed al-Mismari, in una conferenza stampa tenuta a Bengasi e trasmessa dalla tv di stato egiziana di sole notizie Nile News. «Le operazioni militari, dal loro inizio, hanno fatto 14 martiri», ha detto il portavoce usando il consueto termine islamico che indica i caduti in battaglia.

«Le vie di Tripoli si preparano ad accogliere l'esercito libico»: lo afferma il portavoce dell'esercito libico Ahmed El Mismari all'emittente pubblica Nile news, affermando che «unità speciali saranno incaricate di garantire la sicurezza delle imprese straniere e locali, delle sedi diplomatiche e delle istituzioni economiche straniere» presenti nella capitale.
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Il Gazzettino