Khashoggi, giallo nel giallo: sospetto killer morto in uno strano «incidente d'auto»

Uno degli uomini sospettati di aver preso parte all'omicidio Jamal Khashoggi «è morto in un incidente d'auto sospetto» a Riad: è quanto si legge...

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Uno degli uomini sospettati di aver preso parte all'omicidio Jamal Khashoggi «è morto in un incidente d'auto sospetto» a Riad: è quanto si legge sul portale del giornale turco Yeni Safak, molto vicino al governo del presidente Recep Tayyip Erdogan. Stando al quotidiano, il tenente dell'aeronautica militare saudita Meshal Saad Albostani era tra i 15 sospetti che il 2 ottobre si trovavano all'interno del consolato saudita a Istanbul. Quel giorno Khashoggi è entrato nella rappresentanza diplomatica e da allora non ci sono più sue notizie. Il quotidiano turco precisa che non ci sono «dettagli» sull'incidente. Non è chiaro il ruolo di Albostani nel caso Khashoggi. «Circolano voci secondo cui Albostani - scrive il giornale - potrebbe essere stato messo a tacere».


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Inoltre il giornale filogovernativo turco Sabah rivela che un uomo vicino al principe saudita Mohammed bin Salman, che si era recato con lui nel suo ultimo viaggio negli Stati Uniti, è entrato nel consolato di Riad a Istanbul insieme ad altri alle 9.55 del 2 ottobre, poco prima del giornalista Jamal Khashoggi, nel giorno della sua scomparsa. e autorità turche accusano quelle saudite di essere responsabili dell'uccisione di Khashoggi nella missione diplomatica di Istanbul, ma Riad ha sempre negato parlando di accuse «infondate».
 

Intanto rischia di essere un flop la Future Investment Initiative, la "Davos del deserto", il meeting internazionale sugli investimenti organizzato in Arabia Saudita, e fortemente voluto dal principe Mohammed bin Salman, nell'ambito del suo ambizioso piano per modernizzare la monarchia del Golfo. Il motivo è la presa di distanza da parte di nazioni e aziende internazionali nei confronti di Riad per il caso Khashoggi. Non parteciperanno né il segretario del Tesoro statunitense, Steven Mnuchin, né il ministro per il Commercio britannico Liam Fox. 


Hanno dato forfait anche il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, e del suo collega olandese, Wopka Hoekstra. Ieri il direttore del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, ha cancellato la partecipazione alla Future Investment Initiative. Ma anche i leader delle grandi company mondiali, malgrado la possibilità di perdere importanti opportunità di business, hanno preferito saltare l'appuntamento di Riad. Il sito della conferenza conteneva fino a pochi giorni fa una lista dei principali relatori, poi rimossa a causa del gran numero di defezioni. Malgrado la serie di rinunce "pesanti", gli organizzatori  hanno confermato che la "Davos del deserto" si terrà come previsto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino