Cloro e sostanze chimiche nelle pillole vendute nei chioschi in strada per abortire: sette donne al giorno muoiono a causa di aborti non sicuri in Kenya e la spesa sanitaria per...
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Una violenza endemica in Kenya, soprattutto nella più grande baraccopoli del Paese, Kibera, a Nairobi. «Ho sperimentato lo stupro per la prima volta quando avevo sei anni.
Federation of Women Lawyer del Kenya ha cercato di obbligare gli operatori sanitari a fornire un aborto legale sicuro, ma il tentativo è fallito. Alcune donne vittime di violenza si ritrovano nella clinica dell'organizzazione benefica Shining Hope for Communities (Shofco) co-fondata dall'imprenditrice locale Kennedy Odede. «La maggior parte di queste donne partorisce da sola» afferma la responsabile della clinica, Irene Ayoti. Secondo Caroline Salawa, direttrice, «la causa principale di così tante gravidanze adolescenziali è che la ragazza di Kibera è indifesa, a volte viene violentata e lo stupro di gruppo è enorme a causa della droga e dell'alcool». Le ragazze sono costretta lasciare casa quando la famiglia scopre che sono incinta anche se lo stupratore può essere un fratello o uno zio.
The Independent tempo fa in un articolo spiegò che molte ragazzine sono costrette a prostituirsi per avere un assorbente vendutiodai tassinari in motocicletta. Il Ministero della Salute del Paese ha inoltre segnalato che più della metà delle giovani del Paese (il 54%) ha difficoltà economiche tali da non permettere l'acquisto di quel tampone.
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Il Gazzettino