Italia accoglie detenuto Guantanamo. La Farnesina: «Motivi umanitari». Usa: «Siamo grati»

Italia accoglie detenuto Guantanamo. La Farnesina: «Motivi umanitari». Usa: «Siamo grati»
«L'Italia accoglie per motivi umanitari un detenuto della base di Guantanamo». Lo rende nota la Farnesina spiegando che l'Italia, acconsentendo alla richiesta...

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«L'Italia accoglie per motivi umanitari un detenuto della base di Guantanamo». Lo rende nota la Farnesina spiegando che l'Italia, acconsentendo alla richiesta degli Stati Uniti, ha accettato l'istanza di Fayiz Ahmad Yahia Suleiman, cittadino yemenita detenuto nel campo di Guantanamo, di essere accolto per motivi umanitari.


La decisione del governo italiano
«è in linea con la dichiarazione congiunta UE-USA del 15/6/ 2009 a sostegno della chiusura del campo di detenzione» e con quella della Commissione Ue di aprile Washington «è grata al governo italiano per il suo gesto umanitario» di aver accolto un detenuto da Guantanamo e «per la volontà di sostenere gli attuali sforzi americani di chiudere la prigione». Lo dichiara in una nota il Pentagono. Gli Usa, si legge, si sono coordinati con il governo italiano per garantire che questo trasferimento avvenga rispettando le misure di sicurezza e il trattamento umano.

Per il suo trasferimento Fayiz Ahmad Yahia Suleiman, questo il nome del detenuto in arrivo in Italia, ha ottenuto l'unanime approvazione di sei dipartimenti e agenzie, compresa la task force incaricata di rivedere i casi dei prigionieri. Lo rende noto il Pentagono, precisando che il segretario alla difesa ha già informato della decisione il CongressoDopo il trasferimento in Italia di Fayiz Ahmad Yahia Suleiman, il numero di detenuti a Guantanamo scenderà a 78.

Quella di chiudere la prigione a Cuba è una delle prime promesse fatte dal presidente Barack Obama, che vorrebbe onorarla prima di chiudere il suo secondo ed ultimo mandato. Ma non sarà facile. L'opposizione del Congresso, controllato dai Repubblicani, resta l'ostacolo maggiore. Molti dei prigionieri rimasti si trovano in una situazione di 'limbò, senza che siano mai stati trovati veri legami con gruppi terroristici.
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Il Gazzettino