Omicron, Israele si isola: voli bloccati anche da Gran Bretagna, Danimarca e Belgio. Ko i pellegrinaggi di Natale

Il governo di Tel Aviv aumenta il numero dei paesi da tenere alla larga. Di fronte all'emergenza Omicron, Israele ha deciso di includere Gran Bretagna, Danimarca e Belgio...

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Il governo di Tel Aviv aumenta il numero dei paesi da tenere alla larga. Di fronte all'emergenza Omicron, Israele ha deciso di includere Gran Bretagna, Danimarca e Belgio nella lista sempre più lunga dei Paesi Rossi particolarmente a rischio e fra tre giorni i voli verso queste destinazioni saranno vietati. Lo ha annunciato in una conferenza stampa la responsabile della sanità pubblica in Israele, Sharon Alroy-Preis. Secondo i media una decisione analoga è imminente anche riguardo Germania ed Olanda.

Preis ha notato che dei 55 casi di Omicron confermati finora in Israele, «quasi tutti riguardano persone giunte dall'estero o persone da loro contagiate». Secondo il ministro della sanità Nitzan Horowitz, Israele non è in grado di impedire la presenza della variante Omicron nel Paese, ma può ridurla con una drastica limitazione degli ingressi all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e con una vasta campagna di vaccinazione.

In mattinata, nella seduta del consiglio dei ministri, il premier Naftali Bennett ha anche evocato la possibilità che limitazioni particolari siano imposte in Israele a chi finora non si sia vaccinato. Ma in merito non sono state prese ancora decisioni. 

Pellegrinaggi di Natale bloccati

«Il divieto di ingresso per gli stranieri in Israele comporta tagliare fuori dal Paese tutti i pellegrini cattolici del mondo in occasione del Natale». Questa la denuncia del Custode di Terra Santa padre Francesco Patton sulla proroga fino al 22 dicembre del divieto di ingresso stabilito dal governo israeliano a fronte della variante Omicron. Patton ha parlato anche di «danno globale e locale». 

«Bloccare fino al 22 dicembre significa in pratica - ha spiegato - impedire qualsiasi organizzazione di viaggio. Avevamo adempiuto a tutte le regole precedenti che consentivano con una sufficiente sicurezza sanitaria l'ingresso. Queste nuove bloccano, di fatto, la possibilità di fare il Natale in Terra Santa per i cattolici, probabilmente anche per gli ortodossi che festeggiano a gennaio. Va detto inoltre che gli Israeliani continuano a viaggiare all'estero e a rientrare nel Paese. Non mi pare ci sia reciprocità». «Il danno - ha aggiunto - non è solo globale, ma anche locale visto che i cristiani di Betlemme che vivono dell'industria del pellegrinaggio sono penalizzati e subiscono un danno economico eccessivo, così come a Nazareth in Israele». «In questo modo - ha concluso Patton - non si va da nessuna parte»

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Il Gazzettino