Samra e Sabina, le baby jihadiste dell'Isis. L'Onu: «Una è morta in battaglia»

Le Jihad girls
VIENNA - L'Onu rompe il silenzio sulla sorte di Samra Kesinovic e Sabina Selimovic, le due ragazzine austriache reclutate dai jihadisti dell'Isis la scorsa primavera. Una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VIENNA - L'Onu rompe il silenzio sulla sorte di Samra Kesinovic e Sabina Selimovic, le due ragazzine austriache reclutate dai jihadisti dell'Isis la scorsa primavera. Una delle due potrebbe essere morta durante una battaglia. La notizia però non è stata confermata




Da diversi mesi non si sa che fine abbiano fatto le adolescenti. Erano diventate l'immagine dell'Isis dopo che avevano scelto di raggiungere la Siria per unirsi ai jihadisti in battaglia. In un’intervista a un portale israeliano il funzionario dell’Onu, David Sharia, ha rimarcato come una delle due jihad girl austriache sarebbe deceduta durante un combattimento, mentre l’altra sarebbe sparita. Sharia non ha però chiarito se sia morta Samra Kesinovic oppure Sabina Selimovic.







Samra Kesinovic e Sabina Selimovic sono scappate dall’Austria nel mese di aprile, dopo aver effettuato un percorso di radicalizzazione religiosa sui social e grazie all’influenza di un religioso fondamentalista arrestato recentemente a Vienna. Le due giovani, di 17 e 16 anni, si sono recate ad Ankara in aereo di nascosto dai loro genitori, e poi sono entrate nell’Isis dopo il loro trasferimento in Siria. Secondo le informazioni trapelate nelle settimane scorse vivrebbero a Raqqa, la capitale ufficiosa del califfato di al-Baghdadi, e una delle due si sarebbe sposata con un miliziano dell’Isis. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino