Legata, malmenata e stuprata da sette diversi militanti Isis. E' successo ad una ragazza yazidi di 12 anni, rapita dalla sua casa in Iraq. Il suo nome è stato estratto da una...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La storia di Jalila (nome di fantasia) è solo uno degli agghiaccianti racconti delle donne che sono ruiscite a scappare dopo essere state catturate dallo Stato Islamico tra Siria e Iraq.
La notizia è stata data dall'organizzazione Human Rights Watch che ha denunciato rapimenti e stupri da parte dei terroristi dell'Isis anche nei confronti di bimbe di otto anni, poi costrette a sposarsi e a convertirsi all'Islam.
«Li ho supplicati di non toccarmi e di lasciarmi andare - ha raccontato Jalila - Ero solo una ragazzina e ho chiesto loro cosa volevano da me. Mi hanno stuprata per tre giorni».
La testimonianza di Jalila, che è poi riuscita a scappare, è solo una delle tante e Human Rights Watch ora parla di un sistema organizzato di violenze sessuali, schiavitù e matrimoni forzati, tutti da ricondurre alla fattispecie dei crimini di guerra e genocidio contro la minoranza Yazidi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino